L’imponente Castel Sant’Angelo a Roma: la sua lunga storia da mausoleo a museo
Visitare Castel Sant'Angelo, uno dei simboli di Roma. Una guida alla storia e alle bellezze dell'antico mausoleo dell'imperatore Adriano.
A pochi passi dal cuore spirituale della Città del Vaticano, sorge una struttura che racchiude secoli di storia, leggenda e trasformazioni: Castel Sant’Angelo. Questo imponente monumento, nato come mausoleo per l’imperatore Adriano e la sua famiglia nel II secolo d.C., si erge oggi come uno dei simboli più affascinanti di Roma. Attraverso i secoli, le sue mura hanno assistito a eventi cruciali e adattato la propria funzione, trasformandosi da tomba imperiale a fortezza medievale, da residenza papale a carcere e infine in uno straordinario museo, che acquista ulteriore fascino – osservandolo da via del Banco di Santo Spirito – quando la luce del tramonto lo avvolge.
Indice
Castel Sant’Angelo attraverso i secoli
La storia di Castel Sant’Angelo inizia nel II secolo d.C. In origine era il sepolcro dell’imperatore Adriano e della sua famiglia. Fu realizzato inizialmente dall’architetto Demetriano – intorno al 123 – e terminato un anno dopo la morte dell’imperatore Adriano da Antonino Pio. Il suo primo aspetto terminava con un’imponente quadriga in bronzo guidata dall’imperatore Adriano che allude ad Apollo e il carro del Sole.
A differenza di molti altri monumenti romani – distrutti o usati come cave da cui ricavare materiale di spoglio per le nuove residenze rinascimentali e settecentesche – Castel Sant’Angelo è rimasto intatto nel corso dei secoli, benché sia stato interessato da una serie di modifiche. Anche la sua funzione è mutata nel tempo, diventando nel corso del Medioevo un castellum, portando l’imperatore Onorio ad includerlo nelle Mura Aureliane. In seguito, Teodorico lo trasformò in un carcere e poi una residenza rinascimentale – contesa tra diverse famiglie, per poi divenire proprietà degli Orsini.
Nel 1200 il pontefice Niccolò III – della famiglia degli Orsini – decise di cederlo alla chiesa e fu lui a volere la costruzione del celebre Passetto di Borgo, una galleria sotterranea lunga 800 metri che collega il castello al Vaticano e che permetteva ai pontefici di fuggire in caso di pericolo. Il Passetto fu utilizzato da Alessandro VI Borgia nel 1494 durante l’invasione di Roma ad opera delle milizie di Carlo VIII di Francia e da Clemente VII Medici – nel 1527 – durante il Sacco di Roma compiuto dai Lanzichenecchi di Carlo VIII.
Fun fact: si racconta che durante il tragico Sacco dei Lanzichenecchi il pontefice Clemente VII si fece crescere la barba; il gesto fu visto da alcuni come segno di lutto per l’evento tragico che stava colpendo Roma, da altri fu fatto per rendersi irriconoscibile durante un’eventuale fuga. L’aspetto più curioso è che dopo di lui e fino al pontefice Paolo V, tutti i pontefici decisero di farsi crescere la barba.
Nel 1870 Castel Sant’Angelo entrò a far parte del demanio dello Stato Italiano e fu trasformato di nuovo in un carcere militare e in una caserma. Quando, circa venti anni dopo, iniziarono gli scavi per l’edificazione dei Lungotevere, furono riportati alla luce numerosi reperti lapidei e armi antiche, che divennero parte del fondo dell’attuale Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo, aperto dal 1925 all’interno delle sue sale.
Castel Sant’Angelo: un capolavoro architettonico immenso
Castel Sant’angelo è una struttura maestosa e la base cubica è rivestita di marmo lunense e fregi decorativi con i nomi degli imperatori che vi furono sepolti. Si sviluppa su cinque piani dalle prigioni fino a giungere alla grande terrazza da cui poter godere di una splendida vista dall’alto del Vaticano e poter scattare delle fotografie meravigliose. A partire dal XV secolo Castel Sant’Angelo fu trasformato – come abbiamo visto – in una residenza rinascimentale, così furono aggiunti cortili, loggiati e appartamenti papali con decorazioni lussuose.
Al suo interno si possono ammirare le sale decorate da affreschi rinascimentali, tra le quali le più importanti sono quelle di Clemente VIII e gli appartamenti privati di Clemente VII. La sala più scenografica è senza dubbio quella delle Colonne all’ultimo piano, al suo interno sembra di essere in uno splendido spazio aperto rivolto verso l’alto. Magnifiche le decorazioni in stucco che preannunciano l’uscita sul Terrazzo dell’Angelo, dove ora non vi è più la quadriga a predominare solenne, ma l’Arcangelo Michele che rinfodera la spada, realizzato nel 590. Roma in quell’anno era stata colpita da una grave pestilenza e papa Gregorio I decise di organizzare una processione penitenziale, mentre attraversava Ponte Elio ebbe la visione dell’Arcangelo Michele che rinfoderava la spada e subito dopo la pestilenza cessò.
Occorre non dimenticare che Castel Sant’Angelo – soprattutto nei mesi in cui Roma si riempie di turisti – ha sempre lunghe code all’ingresso, per questo è consigliabile pre-acquistare il biglietto sul sito ufficiale. Il biglietto non include la visita al Passetto di Borgo, che viene aperto solo su richiesta e nel corso di aperture straordinarie. Inoltre, all’interno di Castel Sant’Angelo è presente anche un bar dove vale la pena fermarsi per un po’ e godersi il panorama, soprattutto al tramonto.
Informazioni utili per la visita
Indirizzo: Lungotevere Castello, 50, 00193 Roma (RM)
Orario: aperto dal lunedì alla domenica dalle 9:00 alle 19:30. La biglietteria chiude alle 18:30. Giorni di chiusura: 1 gennaio, 1 maggio e 25 dicembre, salvo aperture straordinarie disposte dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo.
Biglietto: 15€ l'intero / 2€ il ridotto.
Sito web: www.castelsantangelo.com
Come arrivare: prendere la linea A della metro e scendere alla fermata di Lepanto, oppure gli autobus: 40, 62, 23, 271, 982, 280, 34, 49, 87, 926, 990, 64, 46.
Cosa vedere nei dintorni di Castel Sant’Angelo
Castel Sant’Angelo si trova sulla riva sinistra del fiume Tevere a pochi passi dalla Città del Vaticano. Avendo del tempo a disposizione, si possono quindi visitare anche la Basilica di San Pietro e i Musei Vaticani, con la meravigliosa Cappella Sistina. Anche in questo caso è consigliabile pre-acquistare il biglietto online e con un po’ di anticipo rispetto alla data in cui è prevista la visita. Inoltre, si è anche nei pressi del Museo dell’Ara Pacis e del Mausoleo di Augusto, riaperto di recente dopo un lungo restauro.
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