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  >  Quartieri e Rioni di Roma   >  Keats-Shelley House: i poeti romantici a Piazza di Spagna
In occasione della giornata mondiale della poesia - il 21 marzo - istituita dall'UNESCO nel 1999, ci rechiamo in una casa museo molto speciale nel cuore di Roma, accanto alla famosa scalinata di Piazza di Spagna, quella del poeta inglese John Keats, dove trascorse l'ultimo periodo della sua vita morendo a soli venticinque anni.
"Una cosa bella è una gioia per sempre: / Si accresce il suo fascino e mai nel nulla / Si perderà; sempre per noi sarà / Rifugio quieto / e sonno pieno di sogni / Dolci, e tranquillo respiro e salvezza. / Un serto pertanto oggi girono intrecciamo / Fiorito, per legarci alla terra, / Malgarbo la pena dei giorni tristi / E dell’inumana scarsezza si nobili nature, / Malgrado i sentieri rischiosi e oscuri / Che nella ricerca dobbiamo percorrere / Si, nonostante tutto, il velo dai nostri sprinti / Tristi qualche forma si bellezza rimuove / E sono il sole e la luna su vecchi alberi / E i giovani che ricche ombre alle greggi / Umili donano; sono i narcisi e il verde Mondo in cui vivono; i chiari ruscelli / Che un fresco tappeto s’inventano / Nella calda stagione; i cespugli macchiati / Di fiori di rosa nel mezzo del bosco / E tale è anche la grandezza del destino / Che per i morti potenti immaginiamo; / Tutti i racconti belli che abbiamo letto o udito: / Una fonte sempre viva d’acqua immortale." 
(John Keats - Endimione)

Il viaggio in Italia e gli ultimi anni di Keats

John Keats è stato un poeta britannico, tra i più importanti del romanticismo inglese. L’anno più creativo in cui Keats raggiunse la sua maturità poetica fu il 1819, quando scrisse le celebri Ode su un’urna greca, Iperiore e Ode sulla malinconia. In questi componimenti la natura era umanizzata e capace di offrire al lettore allo stesso tempo sia la bellezza che l’orrore, come anche la pace e la violenza.

Il 1819 fu anche l’ultimo anno davvero felice per il poeta che nel febbraio del 1820 mentre stava tornando da Londra a Hampstead riconobbe i primi sintomi della tubercolosi che circa due anni prima aveva ucciso il fratello Tom.

Decise così di recarsi in Italia dove sperava di guarire grazie al clima più mite e in una lettera inviata al suo carissimo amico Percy Bysshe Shelley che all’epoca viveva a Pisa, Keats scriveva che stava affrontando il viaggio in Italia come un soldato affronta la marcia in battaglia.

Keats-Shelley House | © Serena Annese
Keats-Shelley House | © Serena Annese
Keats-Shelley House | © Serena Annese

Subito dopo Keats s’imbarcò dal porto di Londra e arrivò in quello di Napoli il 21 ottobre 1820; il 15 novembre successivo insieme a Joseph Severn giunse a Roma, dove alloggiò al numero 26 di Piazza di Spagna. A Roma Keats inizialmente si riprese, al punto da riuscire a passeggiare ogni giorno al Pincio, ma nel gennaio del 1821 peggiorò drasticamente e il 23 febbraio si spense tra le braccia dell’amico Severn, che fu sepolto poi accanto al poeta.

La tomba di Keats: un luogo sacro per i romantici

John Keats fu sepolto all’ombra della Piramide Cestia a Roma, nel cimitero Acattolico, dove 56 anni dopo Oscar Wilde trovandosi di fronte al suo sepolcro lo definì il posto più sacro di Roma. L’ultimo desiderio del poeta fu che nulla venisse scritto sulla lapide se non un’unica frase: “Qui giace uno il cui nome fu scritto sull’acqua”. Accanto alla frase fu incisa una lira greca con quattro delle otto corde spezzate, a simboleggiare il “genio classico” del poeta che fu spezzato da morta prematura.

La notizia della morte del poeta giunse sia a Lord Byron che a Percy Bysshe Shelley che si trovavano entrambi in Italia in quel periodo; in particolare Shelley era a Pisa con la moglie Mary – autrice del famoso romanzo Frankenstein – quando seppe la triste notizia, che lo spinse a scrivere l’elegia Adonais in onore dell’amico poeta.

Quando nel 1822 Percy Bysshe Shelley morì annegato – mentre era a bordo della sua piccola barca insieme ad altre due persone – fu cremato e le ceneri furono portate proprio nel Cimitero Acattolico di Roma, dove erano stati sepolti il figlio William e l’amico John Keats.

Le tombe di John Keats e di Joseph Severn al Cimitero Acattolico di Roma | © Serena Annese
Scrittoio nella Keats-Shelley House| © Serena Annese
Keats-Shelley House | © Serena Annese

Tesori letterari: manoscritti, opere rare e edizioni romantiche

Nel 1906 la casa fu salvata dall’abbandono grazie all’iniziativa di un poeta americano – Robert Underwood Johnson – e di altri letterati americani residenti a Roma e fu acquistata dalla Keats-Shelley Memorial Association. Oggi il museo ospita una delle più importanti biblioteche – creata da Harry Nelson Gay – dedicate alla letteratura romantica, costudendo circa 8.000 volumi.

Al suo interno vi è anche un’esclusiva collezione di manoscritti, quadri e altri oggetti memorabili. Vi sono numerose edizioni dei poeti del romanticismo della seconda generazione, come opere legate a Byron, prime edizioni delle opere di Keats e di Shelley, tra cui l’Endimione – citata all’inizio dell’articolo – e la Vigilia di Sant’Agnese, ma anche il citato Adonais di Shelley. Tra i libri conservati, vi è anche una piccola raccolta di volumi di viaggio e di storia che celebrano il Grand Tour.

Fun fact: Axel Munthe – medico, scrittore svedese e artefice della magnifica Villa San Michele di Anacapri – visse alla fine del XIX secolo nella stessa casa di John Keats. Inoltre, proprio nella collezione della biblioteca si conserva un’edizione della sua famosa opera The story of San Michele.

Un’esperienza davvero unica da fare nella casa Museo di Keats consiste nel prendere il tè sulla terrazza – che si affaccia sulla bellissima scalinata di Trinità dei Monti – dove si può sorseggiare una delle alternative proposte dalla Babington’s Tea Room.

Keats-Shelley House | © Serena Annese
Keats-Shelley House | © Serena Annese
La terrazza della Keats-Shelley House | © Serena Annese


Inclusa nell’esperienza del tè c’è la visita guidata del museo. Per prenotare e consultare i giorni e gli orari disponibili, consultate il sito ufficiale. Seguite anche il calendario delle conferenze, mostre e delle letture di poesia che vengono frequentemente organizzate nel museo.

Conoscevate già la Keats-Shelley House? Fatemelo sapere qui nei commenti, oppure sulla mia pagina Instagram!

Informazioni utili per la visita

Indirizzo: Piazza di Spagna 26, 00187 Roma (RM).
Orari: Aperta dal lunedì al sabato dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 18:00. L’ultimo ingresso è un quarto d’ora prima della chiusura.
Biglietto: 6€ l’intero / 5€ il ridotto. Per le condizioni di riduzione e gratuità consultare il sito.
Sito web: https://ksh.roma.it/
Come arrivare: Prendere la linea A della metro dalla Stazione Termini e scendere a Spagna, da lì sono 4 minuti a piedi. Oppure prendere le linee degli autobus: 100, 160, 71, 80, S06 e S13.

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