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  >  Lifestyle   >  Eventi   >  Salvatore Cammilleri: la riflessione esistenziale incontra la luce e il colore negli spazi della Galleria Borghini di Roma
Dal 5 marzo al 27 marzo, presso la Galleria Borghini di Roma, si può visitare la mostra “LUCECOLORE”, una doppia personale che crea un dialogo esistenzialista, portato avanti dagli artisti Salvatore Cammilleri e Jessica Fiorillo.  

Torniamo a parlare di Salvatore Cammilleri, artista siciliano dal talento multiforme, le cui opere sono attualmente esposte presso la Galleria Borghini Arte Contemporanea in via Belsiana 92 (Roma), nella mostra “LUCECOLORE, un progetto espositivo condiviso con l’artista campana, Jessica Fiorillo. L’esposizione, inaugurata il 5 marzo, segna un nuovo capitolo nella ricerca dell’artista, che si muove tra luce e colore come elementi cardine di un linguaggio visivo carico di significati.

Salvatore Cammilleri: l’arte come metamorfosi dell’esistenza

Nato a Palermo nel 1973, Salvatore Cammilleri è un artista che sfugge a ogni definizione univoca. Vive e lavora a Roma, dove ha costruito un percorso caratterizzato da una continua sperimentazione, mescolando pittura, scultura, arte digitale, installazioni, performance e videoinstallazioni. La sua ricerca è un viaggio attraverso la materia e il simbolo, un’indagine filosofica che esplora la fragilità dell’essere umano, la memoria e le illusioni del tempo.

La sua poetica è segnata da elementi ricorrenti, vere e proprie cifre stilistiche che racchiudono un universo di significati. Tra i simboli ricorrenti nel suo lavoro ci sono le sfere, che rappresentano la nascita e la creazione attraverso l’energia di elementi in simbiosi; le ali, metafora di un’umanità incapace di realizzare una piena volontà di potenza; e le uova, simbolo invertito della vita che diventa espressione della caducità umana. Proprio attorno al tema delle uova si sviluppava la sua personale nel 2023 alla Galleria Triphè di Roma, un progetto che trasforma un’icona di origine in un interrogativo sulla transitorietà dell’essere.

Cammilleri adotta uno stile che si potrebbe definire neo-pop dall’ironia amara, dove il gioco visivo si intreccia a una riflessione profonda sul presente.La luce, nelle sue opere, non è un semplice elemento scenografico, ma una materia viva da plasmare, un mezzo per generare volumi e costruire narrazioni visive.

Oltre alla sua produzione artistica, ha dato vita all’associazione culturale IgnorArte, firmandone il manifesto e curando numerosi eventi di arte contemporanea. La sua visione lo ha portato a partecipare a mostre personali e collettive, festival ed esposizioni in spazi indipendenti e istituzionali, tra cui la recente Biennale dell’Antropocene a Roma, dove ha presentato l’opera Sepolcri, all’interno di un percorso curato da Giusy Emiliano con la direzione artistica di Vittorio Pavoncello.

Nel dicembre 2024, Cammilleri ha esposto …IRE…presso ME.SIA S.PACE di Roma, insieme alla visual artist Francesca Nesteri, con cui condivide non solo la vita privata ma anche un profondo dialogo artistico. Questa esperienza è parte di una più ampia ricerca: un’arte che si fa specchio del presente, che interroga il visitatore e lo costringe a confrontarsi con le proprie certezze.

Salvatore Cammilleri, Questo non è un uovo | © Serena Annese 
Salvatore Cammilleri, La ruota della vita | © Serena Annese 
Salvatore Cammilleri, Alfa e Omega | © Serena Annese 

L’approccio interdisciplinare di Cammilleri lo ha portato a dare vita a progetti e collettive dal forte valore concettuale. La sua sperimentazione nel campo della videoarte lo ha portato a far parte del collettivo GENE, con cui ha esposto al XXX Fuorifestival di Pesaro e al MACRO di Roma

La sua ricerca artistica si nutre di una costante tensione tra l’origine e la trasformazione, il crollo e la possibilità di riscatto. Un esempio emblematico di questa poetica è il progetto Giardino di transizione: dalle origini alla rinascita passando dalla crisi, realizzato presso Zahir Country House / Il Parco dell’Anima a Noto. Qui l’arte diventa rito di passaggio, un percorso simbolico che guida lo spettatore attraverso le fasi della mutazione, suggerendo che ogni caduta può contenere il seme di una nuova fioritura.

L’esposizione “LUCECOLORE” nella galleria romana Borghini: luce, colore e sacralità dell’effimero

La luce, nella poetica di Salvatore Cammilleri, non è solo elemento visivo, ma sostanza plastica, materia viva che si lascia modellare dall’intuizione dell’artista. Si piega, si frammenta, si accende di significati, diventando linguaggio e pensiero. Qui si fa ironia e spiritualità al tempo stesso, intrecciandosi con il simbolo fragile di un uovo fritto, emblema effimero della caducità umana, che traccia un confine sottile tra il tangibile e l’evanescente. Un viaggio nelle profondità più intime dell’essere umano. 

In questo scenario prende forma “LUCECOLORE”. L’intero percorso espositivo si fonda su un fil rouge cromatico che trasforma il colore in racconto: brillante, sfacciato, invadente, esso penetra nelle uova – un tempo su sfondi in bianco e nero – ridefinendone la percezione. Il richiamo alla pop art è solo un punto di partenza: ciò che emerge è un’elaborazione concettuale più profonda, dove il simbolismo dell’uovo non si esaurisce nella sua estetica ludica, ma continua a interrogare la fragilità dell’esistenza umana.

La mostra si apre con Questo non è un uovo, omaggio dichiarato a René Magritte, che introduce una riflessione sulla natura stessa dell’immagine e della rappresentazione. Il viaggio prosegue con Alfa e Omega, un dittico in cui l’uovo in guscio e l’uovo fritto incarnano l’inizio e la fine, la genesi e la dissoluzione. La stessa dialettica pervade Inferno e Paradiso, in cui rosso e blu si fronteggiano in una lotta interiore eterna tra bene e male, tra istinto e redenzione.

Il rimando alla letteratura gotica si manifesta in La Creatura, chiaro riferimento al Frankenstein di Mary Shelley: un’umanità frammentata, ibrida, perennemente in cerca di una sua identità. Sull’altra parete, Purgatorio si staglia su un fondo verde attraversato da chiodi, anime sospese in attesa di un giudizio – divino o sociale – che forse non arriverà mai.

L’idea del tempo e della transitorietà si ritrova in Cielo fritto, un’opera circolare in cui nuvole si dissolvono in uova fritte retroilluminate; mentre “La ruota della vita” richiama il movimento incessante dell’evoluzione interiore.

Ma è con Senza titolo che lo spettatore è chiamato a confrontarsi con la propria interpretazione: utero o crocifisso? Vita o morte? Il significato resta sospeso, fluido, aperto a infinite letture. Il percorso si conclude con Crocefritti, installazione in cui le uova fritte si dispongono a formare una croce, attraversata da un bagliore azzurro che ne esalta la probabile valenza spirituale. Un simbolo che diviene meditazione sul sacrificio, sulla trasformazione, sul mistero dell’essere.

Salvatore Cammilleri, Purgatorio | © Serena Annese 
Salvatore Cammilleri, Senza titolo | © Serena Annese 
Salvatore Cammilleri, Crocefritti | © Serena Annese 

Salvatore Cammilleri si conferma una delle voci più originali dell’arte contemporanea romana. La sua è un’arte in perenne metamorfosi, capace di reinventarsi senza perdere la propria essenza. Ogni mostra è un capitolo di un racconto più ampio, un processo in continua espansione che sfida la percezione e il pensiero. A cosa condurrà questa incessante ricerca? Restiamo in attesa di scoprirlo nelle sue prossime esposizioni.

Accanto a Salvatore Cammilleri, espone anche una giovane artista campana, Jessica Fiorillo, in arte Favilla. La cui arte parte dal disegno, vissuto come energia primordiale, per sviluppare un percorso pittorico che prende forma nell’astrattismo contemporaneo tormentato, un’energia che traduce le sue inquietudini in tele vibranti, dense di stratificazioni emotive.

Avete già visitato la doppia personale “LUCECOLORE” alla Galleria Borghini Arte Contemporanea di Roma lo farete presto? Fatemelo sapere qui nei commenti, oppure sulla mia pagina Instagram!

Informazioni utili per la visita

Indirizzo: Galleria Borghini. Arte Contemporanea – via Belsiana 92, 00187 Roma (RM)
Orari: visitabile da mercoledì 5 marzo a giovedì 27 marzo 2025, da lunedì a venerdì dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 19:00 e sabato dalle 10:30 alle 13:00. Chiusa la domenica. 
Biglietti: ingresso gratuito.
Sito web Salvatore Cammilleri 

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