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  >  Lifestyle   >  “Space in motion”: il legame tra Joan Miró e Alexander Calder in mostra a Porto
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Fino al 7 gennaio, Casa de Serralves a Porto ospita una straordinaria mostra che mette a confronto due giganti del Novecento: Joan Mirò e Alexander Calder. 

L’arte astratta può essere percepita come un viaggio inesplorato di forme, colori e espressioni che sfidano la percezione e invitano lo spettatore a immergersi in un mondo caratterizzato da una totale libertà creativa. 

Fino al 7 gennaio sarà possibile intraprendere questo simbolico viaggio nelle sale di Casa de Serralves a Porto visitando una magnifica mostra che mette a confronto due importanti artisti del Novecento: Joan Mirò e Alexander Calder. 


Alexander Calder, Kiki de Montparnasse (II), 1930 | © Serena Annese

Alexander Calder, Untitled (For Pilar), 1947 | © Serena Annese

Un profondo legame artistico

La mostra Joan Miró / Alexander Calder: Space in Motion evidenzia la profonda amicizia che legò i due artisti, generando uno dei dialoghi visivi e stilistici più interessanti del XX secolo. 

L’incontro tra Mirò e Calder avvenne a Parigi alla fine del 1928 e nel 1936 il quotidiano newyorkese “World-Telegram” definì le sculture mobili di Calder come “astrazioni viventi di Mirò”, una definizione particolarmente evidente nelle “Constellations” che Calder realizzò nel 1943 affini all’omonima serie di Mirò del 1940-41. 

Entrambi gli artisti concepivano le forme come libere di fluttuare nello spazio di un ambiente o sulla superficie della tela. 

Il dialogo artistico aperto da Calder e Mirò ha dato inizio a nuovi percorsi formali nella scultura e nella pittura nel corso del Novecento, influenzando un gran numero di artisti in tutto il mondo. 


Joan Miró, Personnage et oiseaux devant le soleil, 1976 | © Serena Annese

Alexander Calder, Yellow Panel, 1936 | © Serena Annese

Joan Mirò e Alexander Calder a confronto

La mostra presso Casa de Serralves – circa 50 opere dei due artisti – è divisa in 5 sezioni; la prima ha inizio con la serie di ritratti di amici – “heads” – che Calder realizzò tra il 1927 e il 1930 e che nelle prime sale della villa sono disposte in teche per risaltare l’elemento della tridimensionalità nello spazio espositivo. Qui si verifica il primo confronto tra Calder e Mirò; accanto a questi ritratti sono esposti infatti alcuni dei primi dipinti del pittore spagnolo. 

La resa delle dimensioni e la semplificazione lineare delle figure nelle sculture di Calder appaiono perfettamente riprese in opere come “Tête d’homme” realizzata da Mirò nel 1935. Un altro canale comunicativo e sperimentale tra i due artisti è quello dell’esplorazione dello spazio in movimento.

In uno dei primi dipinti murali – “Femmes, oiseaux, gouttes d’eau, étoiles” del 1944 – Mirò allinea i segni su una superficie orizzontale dando vita ad un processo spaziale e temporale di lettura nell’osservatore che si muove da sinistra a destra, simulando il movimento delle forme nello spazio. L’opera fu seguita circa venti anni dopo, da due tele di grandi dimensioni per i nipoti Emili e Davide Fernández Mirò. In queste due tele gli oggetti sembrano intersecarsi tra loro in una danza lirica di forme e colori; proprio questa forza tra tensione ed equilibrio appare riconducibile all’opera monumentale del 1947 di Calder, “Black Polygons”.


Alexander Calder, Black Polygons, 1947 e Joan Miró, Pintura (Per a David Fernández Miró), 1965 | © Serena Annese

Alexander Calder, Horizontal, 1974 | © Serena Annese

Anche l’ampliamento delle dimensioni delle opere e la sempre più estrema semplificazione delle forme sembrano compenetrarsi nel corso degli anni nei due artisti. Come le sculture di Calder diventano sempre più grandi tra gli anni ’50 e gli anni ’60, così le tele di Mirò appaiono monumentali negli anni ’70. 

Un legame fortissimo che ha influenzato il lavoro artistico di entrambi, perfettamente raccontato nella mostra, che prosegue anche al di fuori delle mura di Casa de Serralves, negli spazi dei giardini della Fundação

La mostra “Joan Miró / Alexander Calder: Space in Motion” – a cura di Robert Lubar Messeri – è stato organizzata dalla Fundação Serralves in collaborazione con la Fundació Joan Miró di Barcellona.

L’esposizione sarà visitabile presso la Fundação de Serralves di Porto fino al 7 gennaio 2024, quindi se deciderete di trascorrere le vostre vacanze natalizie nella città portoghese  vi suggerisco di non perderla!


Alexander Calder, Les Boucliers, 1944 | © Serena Annese

Joan Miró, Personnage, oiseau, étoiles, 1944 | © Serena Annese

Avete avuto già modo di visitare la mostraJoan Miró / Alexander Calder: Space in Motion alla Fundação de Serralves di Porto o lo farete presto? Fatemelo sapere qui nei commenti, oppure sulla mia pagina Instagram!

Informazioni Utili

Indirizzo: R. Dom João de Castro 210, 4150-417 Porto, Portogallo
Orari: dal 22 giugno 2023 al 7 gennaio 2024. Dal lunedì al venerdì dalle 10:00 alle 19:00 e sabato e domenica dalle 10:00 alle 20:00.
Sito web: https://www.serralves.pt/en/ciclo-serralves/miro-calder/

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