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  >  Lifestyle   >  Eventi   >  Cézanne au Jas de Bouffan: il cuore segreto della sua arte
Il Musée Granet di Aix-en-Provence celebra il legame indissolubile tra Paul Cézanne e la dimora che ha plasmato il suo genio creativo, in una mostra straordinaria che svela le radici della modernità.

Tra i luoghi che hanno segnato profondamente la vita e la produzione di Paul Cézanne, il Jas de Bouffan occupa una posizione privilegiata: più di una residenza familiare, fu per il pittore un rifugio dell’anima, uno spazio di sperimentazione e riflessione, un luogo creativo che lo accompagnò lungo quarant’anni di evoluzione pittorica.

«Quando ci nasci, è finita, niente ti parla più», scriveva Paul Cézanne al suo amico Philippe Solari, alludendo al legame inestricabile con la terra natale. Nonostante le aspirazioni parigine e il desiderio di stupire la capitale «con una mela», il pittore non riuscì mai a sottrarsi al richiamo di Aix-en-Provence, la città che lo vide nascere e che, con i suoi paesaggi, le sue luci e i suoi silenzi, alimentò incessantemente la sua arte.

Il Musée Granet di Aix-en-Provence dedica una mostra straordinaria al rapporto tra Cézanne e questo sito emblematico, offrendo una prospettiva inedita sulla genesi del suo linguaggio pittorico. La mostra Cézanne al Jas de Bouffan, resterà aperta fino al 12 ottobre 2025, con circa 130 opere provenienti da prestigiose collezioni internazionali.

Il Jas de Bouffan: da bastide provenzale a laboratorio creativo

Acquistata nel 1859 da Louis-Auguste Cézanne, banchiere e padre dell’artista, la proprietà del Jas de Bouffan – “luogo ventoso” – si estendeva per oltre 15 ettari tra vigneti, frutteti e un parco ricco di sculture. La grande bastide settecentesca, affiancata da una fattoria, un’aranciera, una piscina e viali di castagni, rappresentava l’affermazione sociale della famiglia e, per Paul, il rifugio ideale per immergersi nella pittura.

Dal 1870 la famiglia Cézanne vi trascorse lunghi periodi e qui Paul trovò la sua prima vera libertà artistica. Il Jas de Bouffan divenne il teatro delle sue prime tele e delle sperimentazioni giovanili, che inizialmente si tradussero in dipinti murali nel Grand Salon, prima di aprirsi ai paesaggi e alle nature morte. Dopo la morte del padre, nel 1886, Cézanne non vi fece mai più ritorno, ma il Jas de Bouffan continuò a vivere nella sua memoria e nei suoi dipinti.

Gli inizi: il Grand Salon e le prime opere murali

Il Grand Salon costituì il primo studio dell’artista. Nel 1860, a soli 21 anni, egli iniziò a dipingere direttamente sulle pareti, utilizzando colori a olio e soggetti ispirati alla tradizione delle bastides provenzali, come le Quattro Stagioni e grandi paesaggi decorativi.

Queste opere, successivamente rimosse, tagliate e trasferite su tela tra il 1912 e il 1960, sono oggi frammenti preziosi che la mostra riunisce per la prima volta in una ricostruzione fedele del salone originale. Attraverso queste testimonianze, emerge un giovane Cézanne audace e sperimentale, pronto a rompere con l’accademismo.

Cézanne al Jas de Bouffan al Musée Granet | © Serena Annese
Paul Cézanne, Baigneuses et baigneurs, 1899-1904 | © Serena Annese
Paul Cézanne, Pot de gingembre à la grenade et aux poires, 1893 | © Serena Annese

Il circolo di Aix-en-Provence: Zola, Baille e gli inseparabili

Il Jas de Bouffan non fu solo il rifugio di un artista solitario: qui giunsero amici di gioventù come Émile Zola, Baptistin Baille, Antoine-Fortuné Marion, Antony Valabregue e altri intellettuali che avrebbero segnato la cultura dell’Ottocento.

Il gruppo, noto come “gli inseparabili”, condivise passioni artistiche e letterarie, lunghe conversazioni e discussioni estetiche. Zola, in particolare, mantenne con Cézanne un rapporto intenso, seppur segnato da incomprensioni e da un successivo allontanamento.

Dalle radici accademiche alla rivoluzione pittorica

Il percorso espositivo si apre con i primi esercizi accademici, come “Académie d’homme” e “Le Baiser de la Muse“, per poi introdurre i ritratti realizzati tra le mura della bastide. Tra i più intensi spicca il “Ritratto di Madame Cézanne“, in prestito dal Philadelphia Museum of Art, seguito da una serie di autoritratti che scandiscono l’evoluzione della sua identità artistica. Tra questi, il celebre “Autoritratto con cappello di paglia“, proveniente dal MoMA di New York.

Il paesaggio è un altro protagonista indiscusso: il Jas de Bouffan, con i suoi viali di castagni e i riflessi della piscina, diventa un laboratorio all’aperto per lo studio della luce e della forma. Qui Cézanne sperimenta una scomposizione cromatica che aprirà la strada al Cubismo.

Dal parco della tenuta Cézanne traeva motivi inesauribili: la Montagne Sainte-Victoire, i viali ombrosi, le statue della piscina, le facciate ocra della bastide. Più di sessanta opere testimoniano questa immersione nel paesaggio, che Cézanne trattava come un laboratorio ottico in cui scomporre e ricomporre la luce attraverso il colore.

Parallelamente, la natura morta diventava un campo di indagine sulla forma e sullo spazio: composizioni come “Zuccheriera, pere e tazza blu” e “Pot de gingembre à la grenade et aux poiresrivelano l’evoluzione dall’accademismo verso una sintesi strutturale.

Tra i capolavori concepiti in questo microcosmo, spiccano i famosi “I giocatori di carte, serie monumentale che vede protagonisti i contadini della tenuta come modelli. Cézanne li ritrae in un silenzio denso, in cui il gesto quotidiano assume una gravità quasi tragica, degna della pittura classica.

Accanto a questi, le figure di braccianti, bagnanti e amici popolano tele che superano il racconto aneddotico per farsi archetipi universali.

Paul Cézanne, La Carrière de Bibémus, 1895 | © Serena Annese
Paul Cézanne, Le Jardinier Vallier, 1906 | © Serena Annese
Paul Cézanne, La Montagne Sainte-Victoire, 1897 | © Serena Annese

La mostra al Musée Granet: capolavori e il futuro restauro del Jas de Bouffan

Il percorso espositivo Cézanne al Jas de Bouffan rappresenta il fulcro dell’Anno Cézanne 2025. Le sale accolgono circa 130 opere, tra oli su tela, disegni e acquerelli, provenienti da prestigiose istituzioni come il Philadelphia Museum of Art, il MoMA di New York, il Musée d’Orsay e la Tate Gallery

Tra i capolavori che hanno segnato la storia dell’arte contemporanea spiccano “Autoritratto con cappello di paglia” (1878-79, MoMA), in cui l’artista si misura con la propria immagine in una tensione quasi scultorea; il “Giardiniere Vallier (Tate Gallery) ultimo testimone di un’umanità intima e silenziosa; la “Cava di Bibémus (Museum Folkwang di Essen), dove la natura si fa architettura e anticipa le geometrie cubiste; il “Mare all’Estaque (Musée Picasso), vibrante di luce mediterranea; e infine la “Montagne Sainte-Victoire (1897, Kunstmuseum di Berna), estrema sintesi di un’ossessione trasformata in forma e pensiero.

Di grande intensità è la sezione dedicata agli autoritratti, disposti in ordine cronologico per svelare il progressivo mutare dello sguardo di Cézanne su se stesso. Il visitatore assiste a una metamorfosi interiore: dal giovane ribelle alle prese con le regole accademiche al maestro consapevole della propria solitudine creativa, impegnato a misurarsi con la gravità della pittura.

Dopo anni di oblio, il Jas de Bouffan torna al centro di una grande operazione culturale. Il Comune di Aix-en-Provence ha avviato un progetto di restauro che restituirà la bastide alla sua funzione storica, trasformandola in una vera e propria casa-museo. A partire da giugno, la dimora sarà riaperta progressivamente al pubblico, circondata da un parco riportato alla configurazione ottocentesca che ispirò profondamente l’artista. La fattoria diventerà sede del Centro di Ricerca e Documentazione Cézanne, riconosciuto a livello internazionale, con l’obiettivo di promuovere studi, esposizioni e attività dedicate al pittore.

Avete già visitato la mostra “Cézanne au Jas de Bouffan al Musée Granet di Aix-en-Provence o lo farete presto? Fatemelo sapere qui nei commenti, oppure sulla mia pagina Instagram!

Informazioni utili per la visita

Indirizzo: Pl. Saint-Jean de Malte, 13100 Aix-en-Provence, Francia
Orari: visitabile dal 28 giugno al 12 ottobre 2025 da lunedì a domenica dalle 9:00 alle 19:00, il giovedì dalle 12:00 alle 22:00.
Biglietti: 18€ / per verificare le condizioni di riduzione o gratuità, consultare il sito ufficiale.

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