On the road in Normandia: 4 giorni alla scoperta della Francia del Nord
Cosa vedere in 4 giorni in Normandia. Guida per un coinvolgente road trip di pochi giorni alla scoperta delle scogliere e delle città romantiche della Francia del Nord.
Sognavo di andare in Normandia da quando ero piccina, ho sempre amato il Medioevo e tutto ciò che lo riguarda. Inevitabilmente, nel corso dei miei studi questo mio sogno è diventato ancora più grande. Abbiamo deciso così di esplorare quest’affascinante regione francese in uno dei nostri tanto amati “on the road“.
La Normandia è una pittoresca regione rurale della Francia nord-occidentale, nota per i suoi paesaggi mozzafiato, la ricca storia e i tesori culturali. Situata tra il Canale della Manica e la regione della Loira, la Normandia offre una vasta gamma di esperienze adatte a tutti i tipi di viaggiatori e un’incredibile varietà di paesaggi.
La costa della Normandia si estende per oltre 600 km, offrendo spettacolari scogliere, spiagge incontaminate e affascinanti villaggi di pescatori. Indiscutibilmente, le famose scogliere di Étretat con i loro splendidi archi naturali e le formazioni rocciose sono uno spettacolo da non perdere.
La Normandia è ricca di storia e nel corso dei secoli è stata influenzata dalla sua vicinanza alla Senna e anche a Parigi; spesso soggetta ad invasioni da parte di altri popoli come nel caso dei Vichinghi, che vi giunsero già nel IX secolo.
La Normandia vanta quindi un ricco patrimonio culturale, con paesi e città affascinanti che ne mettono in mostra la storia. Rouen, con la sua cattedrale gotica e il centro storico medievale, è una città di grande bellezza. Honfleur – nota per il suo porto pittoresco e la storia dell’arte impressionista – è un paradiso per gli artisti e gli scrittori; come anche Giverny – sede dei famosi giardini di Claude Monet – un paradiso per gli appassionati d’arte!
L’iconica Abbazia di Mont Saint-Michel – patrimonio mondiale dell’UNESCO – è una meraviglia architettonica che risale all’VIII secolo. Le spiagge dello sbarco in Normandia, come Omaha Beach e Utah Beach, ricordano il ruolo cruciale della regione nel corso della Seconda Guerra Mondiale.
La bellezza naturale della Normandia è un invito ideale per gli appassionati di attività all’aria aperta; sentieri escursionistici e ciclabili attraversano la campagna, il Parco Naturale Regionale Marais du Cotentin et du Bessin è un paradiso per gli amanti del birdwatching e la Valle della Senna offre ambienti tranquilli per il kayak.
Indice
PRIMO GIORNO
Giverny: il giardino incantato e l’eredità artistica di Monet
La prima tappa del road trip in Normandia è Giverny, il bellissimo e poetico villaggio dove visse il pittore impressionista Claude Monet dal 1883 fino al 1926, anno della sua morte.
Giverny è caratterizzata da graziose stradine e basse case a graticcio con tetti spioventi. Si tratta di un piccolo villaggio di campagna di appena 500 abitanti.
Qui Monet visse e trovò l’ispirazione per alcuni dei suoi dipinti più famosi. È infatti il luogo dove scelse di riposare per l’eternità, non distante dalle sue amate ninfee; la tomba di Monet si trova nei pressi della Église Sainte-Radegonde a Giverny.
Uno dei luoghi che rendono speciale Giverny è sicuramente la dimora del pittore impressionista Monet gestita dalla Fondazione Claude Monet dopo quasi 50 anni di restauri e lavori. Meravigliosa e iconica la sua facciata rosa con gli infissi verdi.
L’interno della casa di Claude Monet è stato restaurato perfettamente, riportandola così al suo aspetto originale. Gli ambienti sono accoglienti e colorati, caratterizzati dagli oggetti che facevano parte della vita quotidiana del pittore. Le sale più affascinanti sono quella da pranzo gialla e la cucina azzurra con piastrelle che tanto ricordano gli azulejos portoghesi. Una casa che rappresenta perfettamente i colori tanto amati dal pittore impressionista.
Il giardino di Monet si divide in due zone, quella che si snoda di fronte alla dimora è il Clos Normand, un giardino alla francese ricco di numerose varietà di fiori come iris, peonie, narcisi, rose e tanti altri: un trionfo di colori!
La seconda zona è quella dedicata al famoso giardino d’acqua con le ninfee dipinte da Monet e il piccolo ponte verde giapponese che unisce le sponde del laghetto. Claude Monet amava tantissimo le ninfee, tanto da far crescere nel giardino una pianta ottenuta dall’incrocio delle ninfee bianche con altre tipologie tropicali.
Il ciclo dedicato alle Ninfee si trova esposto al Musée de l’Orangerie a Parigi in una sala pensata interamente per questi magnifici dipinti.
Il mio consiglio per visitare la casa di Monet a Giverny è di prenotare la visita con molto anticipo sul sito ufficiale della Fondazione Claude Monet.
Indirizzo: 84 Rue Claude Monet, 27620 Giverny, Francia
Orari: è aperta dal 29 marzo al 1 novembre tutti i giorni dalle 9:30 alle 17:30.
Biglietto: 11€ / per verificare le condizioni di riduzione o gratuità, consultare il sito ufficiale. È vivamente consigliata la prenotazione.
Altro punto nevralgico di Giverny è il Museo dell’Impressionismo, circondato da giardini curati dal paesaggista Mark Rudkin. All’interno delle sale del museo troverete opere di pittori impressionisti che si fermarono a Giverny, come il pittore Maurice Denis.
Benché turistico, non potete perdervi un pasto presso il Ristorante “Baudy” di Giverny (Upper Normandy, 81 Rue Claude Monet), ad oggi si tratta di un ristorante gourmet ma in passato era una vecchia pensione dove si recavano artisti come Cézanne e Rodin quando erano di passaggio a Giverny.
Una giornata a Rouen: immergersi nella storia e nella cultura francese
Salutiamo Giverny per raggiungere Rouen, l’antica capitale del Ducato di Normandia; una città affascinante, ricca d’arte e storia e che custodisce perfettamente il passato medievale nel suo splendido centro storico.
Rouen è stata anche lo scenario di importanti episodi storici: proprio a Place du Vieux-Marché nel 1431 fu condannata al rogo Giovanna d’Arco. All’eroina francese è stata dedicata una chiesa nel 1979 caratterizzata da linee architettoniche che riprendono le fiamme, realizzata proprio nel luogo dove fu processata e uccisa.
Passeggiando lungo le strade di Rouen si possono ammirare oltre alle graziose e tipiche case a graticcio – che creano giochi di colore davvero affascinanti – anche musei e splendide chiese. Simbolo della città è il Gros-Horloge, un orologio astronomico medievale del XIV secolo – con un quadrante di piombo dorato – posto su un’arcata rinascimentale che sovrasta la strada che collega la piazza della Cattedrale a quella del mercato vecchio. Ogni giorno a mezzogiorno sul quadrante dell’orologio compare – al di sotto del numero IV – la divinità che impersona il giorno della settimana corrente.
Impossibile poi non menzionare la splendida cattedrale di Rouen dell’XII secolo, uno splendido esempio di architettura gotica. La facciata è caratterizzata da due torri diseguali che la fiancheggiano e da tre portali sovrastati da frontoni e lunette scolpite e da una grandiosa presenza di splendide sculture.
Tra le imponenti colonne e le vetrate colorate istoriate sono ospitate le tombe di personaggi illustri, come quella di Riccardo Cuor di Leone, benché qui si conservi solo il cuore del famoso re britannico. Inoltre, al suo interno si trova una cappella dedicata a Giovanna d’Arco.
La cattedrale di Rouen è stata anche protagonista di una serie di dipinti realizzati dal pittore impressionista Claude Monet, che tra il 1892 e il 1894 decise di dipingere il meraviglioso edificio ritraendolo in diversi momenti del giorno e quindi impreziosito dai colori e dalle luci naturali. Il pittore realizzò alcuni di questi dipinti all’interno di un camerino di un ex negozio di lingerie da cui la cattedrale era ben visibile e in seguito si spostò al numero 81 di Rue du Grand-Pont, dove portò a termine le ultime tele della serie.
Oltre alla cattedrale, Rouen racchiude altre bellissime chiese, come quella di St. Ouen e quella di St. Maclou.
Indirizzo: Pl. de la Cathédrale, 76000 Rouen, Francia
Orari: è aperta lunedì dalle 14:00 alle 18:00, da martedì a sabato dalle 9:00 alle 19:00 e domenica dalle 8:00 alle 18:00.
Biglietto: ingresso gratuito.
Il luogo ideale dove soggiornare a Rouen è l’elegante Hotel Littéraire Gustave Flaubert di Rouen. Per quanto riguarda i pasti, c’è un’ampia scelta, tra quelli provati c’è “Le Kitsch” (10 Rue du Tambour), un ristorante pittoresco e “folle” – come amano definirlo i proprietari. “Le Kitsch” è in effetti un ristorante colorato, accogliente e arredato con nani da giardino e tessuti dai curiosi abbinamenti. Qui verrete accolti in modo impeccabile dal proprietario che vi consiglierà anche sulla scelta delle portate: tutte deliziose. Da provare senza dubbio “La prude oh mâle” – toast con mostarda e un filo di miele, uovo fritto, prosciutto crudo, patate e insalata – e “Oh le con…fit la patate” – una coscia d’anatra caramellata con patate sarladaise, concludendo con “L’assiette de “Clakos” – una selezione di formaggi regionali, uno più particolare e gustoso dell’altro. Una cucina tradizionale, abbondante e gourmet ma con un tocco di follia!
Il secondo giorno dirigiamoci al Musée des Beaux-Arts di Rouen. Il Museo è stato creato nel 1801 da Napoleone I, ma l’attuale edificio è stato completato su progetto dell’architetto Louis Sauvageot solo nel 1994. Il museo ospita una delle collezioni pubbliche di maggior valore della Francia, con oltre 8000 opere tra dipinti, sculture e disegni.
Qui sono custodite opere di artisti come Rubens, Caravaggio, Veronese, Renoir e Degas e ovviamente uno dei dipinti di Claude Monet raffigurante la bellissima Cattedrale di Notre-Dame a Rouen.
Indirizzo: Esp. Marcel Duchamp, 76000 Rouen, Francia
Orari: è aperto tutti i giorni dalle 10:00 alle 18:00. Chiuso il martedì.
Biglietto: ingresso gratuito.
Al termine della visita, “perdiamoci” tra le stradine pittoresche di Rouen, concedendoci un rapido pranzo presso il piccolo e grazioso “Le KiosQ” (12 Pl. de la Pucelle), un piccolo bistrot a conduzione famigliare dove gustare un delizioso “croque-a-cheval“, un sandwich grigliato e farcito con prosciutto e formaggio a cui viene aggiunto un uovo fritto adagiato sopra la fetta di pane superiore.
SECONDO GIORNO
Le famose scogliere di Étretat: un angolo di eternità lungo le coste della Normandia
Rimettiamoci alla guida per raggiungere un piccolo gioiello della Normandia. Étretat è il luogo dov’è impossibile non lasciare il cuore. Un grazioso e piccolo villaggio di pescatori, magico e lontano dal caos del mondo. Qui ci si sente come spinti ad un rispettoso silenzio. Solo il mare può far udire la sua presenza.
Étretat ospita solo 1535 abitanti ed è racchiusa tra bianche scogliere. La cittadina ha affascinato diversi artisti e pittori nel corso della storia – tra cui Monet – che l’hanno immortalata, dandogli un ruolo di rilievo nelle loro opere.
Les Jardins d’Étretat furono voluti da Madame Thébald – un’attrice famosa dell’inizio del XX secolo – e realizzati su progetto del paesaggista Alexandre Grivko, les Jardins d’Étretat sono uno splendido esempio di arte topiaria in cui architettura e arte convivono in perfetta armonia con il paesaggio circostante. Un’estensione del profilo delle scogliere che caratterizzano questo splendido angolo di Normandia.
Senza dubbio il punto più suggestivo è quello del Jardin Émotion, dove tra le siepi compaiono teste umane che rappresentano diversi stati d’animo, opera dello scultore spagnolo Samuel Salcedo.
Indirizzo: Av. Damilaville, 76790 Étretat, Francia
Orari: per verificare gli orari stagionali, consultare il sito ufficiale.
Biglietto: 12€ / per verificare le condizioni di riduzione o gratuità, consultare il sito ufficiale.
L’angolo più sbalorditivo di Étretat è quello da cui poter godere della vista sulle sue falesie, delle scogliere di gesso modellate dalla forza del mare, con forme diverse e bizzarre. La più famosa è Port d’Aval, un arco che molti identificano come un elefante che immerge nell’acqua la sua bianca proboscide. Étretat sa far innamorare chiunque la visiti.
In questo meraviglioso villaggio si trova anche la casa dello scrittore Maurice Leblanc, che proprio qui trovò ispirazione per creare il suo personaggio più famoso, Arsenio Lupin.
TERZO GIORNO
Honfleur: una pittoresca cittadina portuale nel cuore della Normandia
Raggiungiamo Le Havre per visitare rapidamente la città Patrimonio dell’Umanità UNESCO per la sua architettura moderna. Dopo aver goduto dei suoi scorsi, dirigiamoci verso il ristorante “La Taverne Paillette” (22 Rue Georges Braque), un pittoresco e storico ristorante aperto dal 1596. Qui si possono gustare delle ottime moules crème – le tipiche cozze con panna – le amandes – le mandorle di mare simili alle vongole – e un ricco piatto di frutti di mare con gamberi, granchio e le bulots, una sorta di lumache di mare. Accompagnando la cena con un ottimo Sauvignon Menetou-Salon AOP (Appellation d’Origine Protégée) e concludendola con una deliziosa crème brûlée.
La mattina successiva raggiungiamo Honfleur, un pittoresco villaggio di pescatori e uno dei porti più belli della Francia. Appena vi si giunge s’incontra il piccolo porto dove nelle sue acque si riflettono nitide le casette a graticcio con il tetto in ardesia e le piccole imbarcazioni ormeggiate.
Sulla riva sinistra del porto, percorrendo la Vieux Bassin, si trova il piccolo Museo Marino con ancore, incisioni e altri oggetti legati al mare, testimonianza della profonda identità del posto. Continuando si incontra una giostra con cavalli di legno che sembra danzare, riempiendo l’ambiente di ulteriore poesia.
Sembra di essere tra le pennellate di un dipinto impressionista e questo non stupisce: Honfleur proprio per il suo fascino pittoresco ha conquistato molti artisti nel corso dei secoli. Le sue luci hanno ispirato artisti come Monet, Boudin e Courbet.
Passeggiare tra le sue stradine tra atelier di artisti e piccole gallerie è un’esperienza unica, impreziosita dai profumi provenienti dalle numerose boulangerie e chocolaterie del villaggio.
La chiesa principale è quella di Sainte-Catherine, una chiesa del XV secolo edificata completamente in legno, proveniente dalla vicina foresta. La sua forma è particolare, ricorda infatti una barca a doppio scafo ribaltato.
Indirizzo: Pl. Sainte-Catherine, 14600 Honfleur, Francia
Orari: è aperta tutti i giorni dalle 9:00 alle 20:30.
Biglietto: ingresso gratuito.
Honfleur ospita anche la casa museo di Erik Satie, il famoso pianista e compositore francese, dalla personalità stravagante che ispirò artisti delle più grandi correnti artistiche del ‘900, tra cui Picasso e Braque.
Ai bordi del porticciolo si trovano diversi ristoranti, molti dei quali turistici ma ugualmente deliziosi. Tra questi “L’Hippocampe” (46 Quai Sainte-Catherine) è un’ottima scelta con le sue crevettes roses – gamberi rosa – e patatine fritte particolarmente buoni; tutto accompagnato da un ottimo sidro.
Bayeux: immergersi nella cultura e nell’architettura normanna
Proseguiamo il penultimo giorno in Normandia mescolando l’arte medievale con la storia più “recente”. Come prima sosta esploriamo Bayeux, piccolo e affascinante paesino normanno, noto anche per la presenza di un’importante reperto storico, lo splendido “Telle du Conquest”, ovvero l’Arazzo di Bayeux risalente XI secolo. Questo famoso tessuto ricamato racconta la storia della conquista dell’Inghilterra nel 1066 da parte di Guglielmo il Conquistatore ed è conservato nel Musée de la Tapisserie de Bayeux. L’arazzo non si può fotografare ma la sua vista vi lascerà a bocca aperta. Lungo quasi 70 m e alto 50 cm, ricco di particolari e ricami virtuosi, si tratta senza dubbio di un vero capolavoro!
Indirizzo: 13B Rue de Nesmond, 14400 Bayeux, Francia
Orari: è aperto tutti i giorni dalle 9:00 alle 19:00.
Biglietto: 12€ / per verificare le condizioni di riduzione o gratuità, consultare il sito ufficiale.
Bayeux riprende la struttura urbana degli altri villaggi della Normandia, qualche casetta a graticcio e strette viuzze. Punto nevralgico della cittadina è la cathédrale Notre-Dame de Bayeux, una bellissima cattedrale dell’XI secolo, così imponente che la piazza antistante non riusciva quasi a contenerla. La Cattedrale di Bayeux – nominata Monumento Storico di Francia nel 1862 – presenta un’architettura romanica e gotica con tre portali ogivali scolpiti: meravigliosa!
Indirizzo: Bayeux Cathedral, Rue du Bienvenu, 14400 Bayeux, Francia
Orari: è aperta lunedì dalle 10:00 alle 18:00, da martedì a sabato dalle 9:00 alle 18:00 e domenica dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 14:00 alle 18:00.
Biglietto: ingresso gratuito.
Dopo aver esplorato Bayeux non si può non raggiungere uno dei luoghi storici più noti nella zona, la più famosa delle cinque spiagge legate agli eventi dello sbarco in Normandia: Omaha Beach.
A soli 20 minuti di macchina da Bayeux, è possibile visitare la spiaggia di Omaha Beach, dove gli eventi bellici sono fissati nella memoria visiva del luogo con sculture e monumenti celebrativi. Su questa spiaggia – lunga circa 6 km – il 6 giugno 1944 le truppe statunitensi affrontarono le difese tedesche.
Un posto che nonostante il grande affollamento di turisti resta incredibilmente significativo e denso di ricordi, che sembrano quasi custoditi dai numerosi gruppi di gabbiani che popolano la costa.
Ritorniamo a Bayeux per soggiornare presso “Domaine De Bayeux” nel cuore della cittadina. La residenza risale al 1791 in un raffinato stile ricco di storia e circondata da un grande parco secolare in stile francese. Le camere sono eleganti e dotate di tutti i comfort, offrendo una colazione a buffet abbondante e ricca di deliziosi prodotti locali.
QUARTO GIORNO
L’Abbazia di Mont Saint-Michel: un capolavoro spirituale e architettonico
Dopo la deliziosa colazione del “Domaine De Bayeux” rimettiamo alla guida per raggiungere l’ultima destinazione del road trip: l’Abbazia di Mont Saint-Michel.
L’Abbazia di Mont Saint-Michel è stata una rinomata meta di pellegrinaggi nel corso dei secoli tanto da diventare Patrimonio dell’Umanità UNESCO nel 1979. La prima edificazione del complesso risale all’inizio dell’VIII secolo e i lavori continuarono per oltre un secolo.
La leggenda narra che fu proprio l’Arcangelo Michele ad apparire in sogno al vescovo Aubert di Avranches chiedendogli di costruire una chiesa sull’isola rocciosa che si trovava alla foce del fiume Couesnon. Nel corso dei secoli l’abbazia conservò un’immagine di prestigio e rilievo, inespugnabile anche per gli Inglesi che tentarono più volte l’assedio nel corso della Guerra del Cent’anni.
L’Abbazia di Mont Saint-Michel svetta fiera sulla roccia di natura granitica a circa 92 metri di altezza sul livello del mare e al di sotto si sviluppa la cittadina di Le Mont Saint-Michel a cui si accede oltrepassando tre porte e percorrendo la passerella panoramica costruita per evitare le alte maree.
Infatti, Mont Saint Michel è nota anche perché tutto intorno al piccolo isolotto si verifica il fenomeno delle maree, motivo dell’inespugnabilità dell’abbazia. Le onde di marea a Mont Saint Michel raggiungono quasi 14 metri donandole un profondo e mistico fascino da secoli e secoli.
Indirizzo: L'Abbaye, 50170 Le Mont-Saint-Michel, Francia
Orari: è aperta tutti i giorni dalle 9:00 alle 18:00. Mi raccomando controllate sempre le maree, consultando il sito.
Biglietto: 13€ / per verificare le condizioni di riduzione o gratuità, consultare il sito ufficiale.
Lungo la strada per raggiungere Mont Saint-Michel – a soli 5 km dall’ abbazia – si trova il Moulin de Moidrey di Pontorson, un mulino dell’inizio del XIX secolo, restaurato nel 2003 e divenuto Patrimonio Unesco nel 2007. Il mulino può essere visitato anche all’interno ed è tutt’ora in funzione con una produzione di frumento, segale e grano saraceno.
Indirizzo: 35 Rue des Moulins, 50170 Pontorson, Francia
Orari: è aperta tutti i giorni dalle 9:30 alle 19:00.
Biglietto: 1€
Cosa mangiare e bere in Normandia
La Normandia è rinomata poi per la sua deliziosa cucina, in particolare per le cozze con la panna, i molluschi e le ostriche – la cui pesca è favorita dalla grande estensione delle coste – i suoi latticini, grazie al delizioso latte delle mucche che oltre ad essere perfetto per la realizzazione di formaggi cremosi come il Camembert DOP e Pont-l’Évêque, è soprattutto la straordinaria base per la produzione del migliore burro della Francia.
Diffusi anche i piatti a base di carne, specialmente con l’anatra e le andouille, le salsicce tipiche della zona. Infine, non potete andare via dalla Normandia senza provare le sue deliziose mele con cui oltre ai dolci si preparano il sidro e il calvados – un brandy di mele molto consumato nella regione. Se avete tempo fate anche una sosta e un tour degustativo in una delle distillerie diffuse in Normandia, non ve ne pentirete!
La Normandia è una di quelle destinazioni imperdibili, caratterizzata da terre incontaminate e ancestrali, ricche di arte e di storia.
Conoscevate già la Normandia? L’avete già visitata o lo farete presto? Fatemelo sapere qui nei commenti, oppure sulla mia pagina Instagram!