Rasiglia: alla scoperta di un borgo d’acqua e pietra
Cosa vedere nel piccolo borgo di Rasiglia. Una breve guida alla scoperta di questo tesoro umbro.
Protetto dalle montagne di Foligno, si cela il fiabesco borgo di Rasiglia. Il borgo – in realtà una frazione montana del comune di Foligno – è arroccato a 648 metri di altitudine e si sviluppa attraverso un intreccio di vicoli e canali, percorso da ruscelli che scorrono dolcemente, creando cascatelle che si snodano fra case in pietra e antichi mulini.
Questo piccolo villaggio – uno dei “Borghi più Belli d’Italia” – ha saputo custodire le sue tradizioni e il suo patrimonio storico. Scopriamo insieme le sue caratteristiche, la storia e le esperienze imperdibili per chi decide di visitarlo.
Indice
La storia di Rasiglia: un villaggio dalle radici antiche
Rasiglia affonda le sue radici nel Medioevo, quando il borgo si sviluppò, grazie alla sua posizione strategica, lungo una delle vie di comunicazione principali dell’Umbria. Sin dalla sua fondazione, Rasiglia fu sede di mulini, tintorie e lanifici per la presenza di numerosi corsi d’acqua. Le sorgenti naturali e il sistema di canali che attraversa il paese furono essenziali per alimentare l’economia e gli antichi mestieri per cui Rasiglia è stata per secoli un centro di rilievo.
La magia dell’acqua e cosa vedere a Rasiglia: un intricato sistema di canali e sorgenti
La prima tappa della visita a Rasiglia non può che essere il Ponte Romano sul fiume Menotre – costruito nel III secolo a.C. – che offre una vista mozzafiato sull’acqua limpida e la natura circostante. Da qui si può seguire il corso d’acqua fino a raggiungere la piazza principale, dove si trova una fontana antica che un tempo riforniva tutto il borgo.
Ciò che rende Rasiglia davvero unica è proprio la presenza diffusa dell’acqua, che scorre ininterrottamente attraverso il borgo, grazie ad un sistema di canali naturali e artificiali alimentato dalle sorgenti di Capovena e Alzabove. Per conoscere questo storico legame, ci si può recare presso il “Museo delle Acque” – allestito nell’ex chiesa di San Salvatore – dove sonoesposti oggetti antichi e strumenti per la gestione delle acque.
I mulini ad acqua di Rasiglia – oggi restaurati e visitabili – un tempo erano il cuore pulsante della comunità, impiegati nella macinatura dei cereali e nella lavorazione dei tessuti, due attività che rendevano il borgo un vivace centro artigianale. L’acqua di Rasiglia non solo azionava i mulini, ma forniva anche energia alle vecchie centrali elettriche e riempiva le vasche di tintura, dove la lana veniva colorata secondo tecniche secolari.
Tra le testimonianze più suggestive della storia tessile del borgo ci sono l’Ex Lanificio Accorimboni – che ospita oggi la Sala Dino Tonti, luogo per eventi culturali – e l’Ex Mulino Silvestri, visitabile con le sue macine e il rarissimo telaio Jacquard. Inoltre, il Mulino ad acqua della Rocchetta permette di vedere ancora oggi le antiche macine e le attrezzature usate per la lavorazione del grano.
Una breve passeggiata attraverso le strade in salita del borgo – tra piccoli giardini ed eleganti ruscelli – conduce al lavatoio pubblico, un luogo oggi perfettamente restaurato che un tempo era il cuore della vita sociale e lavorativa del borgo. Il percorso termina giungendo al Castello dei Trinci – ora in rovina – che veglia su Rasiglia e su tutta la Valle del Menotre sottostante.
Le tradizioni di Rasiglia: il fascino della Festa della Lavanda
Una delle occasioni migliori per visitare Rasiglia è in occasione della “Festa della Lavanda”, che si tiene ogni anno in estate. Durante questa celebrazione, il borgo si tinge di viola e l’aria si riempie del profumo inebriante della lavanda. La festa offre ai visitatori l’opportunità di acquistare prodotti artigianali e di ammirare le antiche tecniche di lavorazione delle erbe aromatiche.
Il borgo ospita anche altri eventi tradizionali nel corso dell’anno, come il “Presepe Vivente” durante le feste natalizie e “Penelope a Rasiglia”, una manifestazione che si tiene nel mese di giugno per celebrare l’antica arte della tessitura. Attraversando i vicoli si può scoprire l’abilità degli artigiani locali e – nei piccoli locali che costellano il borgo – gustare la cucina tipica umbra – semplice e genuina – fatta di sapori antichi e autentici.
Rasiglia e dintorni: escursioni e immersione nel paesaggio umbro
La posizione di Rasiglia – immersa nel verde delle colline umbre – rende il borgo un punto di partenza ideale per escursioni nella natura. Nei dintorni si possono esplorare sentieri e percorsi che conducono a boschi e sorgenti. L’itinerario verso le “Cascate del Menotre”, ad esempio, è una delle escursioni più suggestive: il percorso attraversa una vegetazione rigogliosa e offre viste spettacolari, un’esperienza perfetta per gli amanti del trekking.
Da non perdere anche la visita alle incantevoli “Grotte dell’Abbadessa”.
Rasiglia e la gastronomia umbra: sapori della tradizione locale
Un viaggio a Rasiglia non sarebbe completo senza assaporare la cucina tipica dell’Umbria. Nei ristoranti della zona è possibile gustare piatti tradizionali come le zuppe di legumi, la pasta fatta in casa e le carni cucinate alla brace, accompagnati da vini umbri di qualità. La gastronomia locale, con i suoi sapori autentici e genuini, rispecchia il legame profondo con la terra e le tradizioni che caratterizzano Rasiglia e tutta la regione.
Nel borgo troverete diversi ristoranti dove fermarvi, tra questi meritano una menzione “Osteria Antichi Sapori”, ma anche “Il Borgo delle Acque”, dove oltre a mangiare prelibatezze della tradizione, si ha la possibilità di farlo in una suggestiva cornice, ammirando l’acqua che scorre nelle grotte sotterranee o all’aperto vista ruscello. All’interno del ristorante “Il Borgo delle Acque” c’è anche un mulino del 1478.
Consigli utili per visitare Rasiglia
Rasiglia si trova a circa 20 km da Foligno e può essere raggiunta in auto percorrendo la SS77. Essendo un piccolo borgo, Rasiglia è percorribile interamente a piedi, il che permette di apprezzarne ogni angolo e scoprire scorci incantati nascosti.
Il momento ideale per visitare Rasiglia è in primavera o in autunno, quando il clima è mite e il borgo si riempie di colori, rendendo la passeggiata ancora più piacevole. Nel corso dei mesi estivi, il borgo diviene una destinazione molto frequentata e si rischia di non godere della pace e della tranquillità che tanto lo contraddistinguono.
Inoltre, essendo un borgo montano ha spazi ridotti per quanto riguarda i parcheggi. Per evitare intasamenti e per proteggere la bellezza del luogo, il Comune e alcuni privati hanno predisposto delle aree di parcheggio gratuite situate poco fuori dal borgo. Queste aree sono indicate anche sulle mappe locali e sono facilmente accessibili. Il primo parcheggio è quello di “Piazzale delle casette ex-terremoto”, che si trova appena prima di entrare nel borgo sulla sinistra. Questo è il più vicino al centro e permette un facile accesso al borgo.
In alternativa, si può continuare fino al “parcheggio libero in campo”, situato poco oltre il borgo all’incrocio principale; si tratta di un ampio campo che si presta bene anche ai camper. Infine, l’area parcheggio più distante è quella dell’ex campo sportivo, che si raggiunge proseguendo in direzione Varchiano. In ogni caso, è importante evitare di parcheggiare lungo la strada, per non creare ingorghi o situazioni di pericolo. In caso di sosta non consentita, infatti, sono previste sanzioni.
Conoscevate già il borgo di Rasiglia in Umbria? Lo avete già visitato o lo farete presto? Fatemelo sapere qui nei commenti, oppure sulla mia pagina Instagram!