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Arthemisia presenta "Botero, La Grande Mostra” a Palazzo Bonaparte di Roma. La mostra dedicata al famoso artista colombiano ad un anno dalla sua scomparsa.

Torniamo a parlare di Fernando Botero per presentare la mostra retrospettiva organizzata a Palazzo Bonaparte per celebrare il genio dell’artista colombiano, visitabile fino al 19 gennaio 2025.

Inaugurata il 17 settembre, “Botero, La Grande Mostra” ripercorre l’intera carriera dell’artista colombiano attraverso 120 opere disposte in undici sezioni tematiche e cronologiche. Un evento che riporta sotto i riflettori la bellezza sensuale e inconfondibile delle figure rotonde e generose che hanno fatto di Botero un’icona dell’arte contemporanea. Le opere di Botero non sono semplici ritratti: sono un’esplorazione profonda del volume e della prospettiva.

La mostra a Palazzo Bonaparte segue un’anteprima unica, svelata a Roma lo scorso luglio, quando le imponenti sculture di Botero hanno invaso alcune delle piazze più celebri della Capitale. Una serie di installazioni outdoor che ha permesso al pubblico di familiarizzare con le forme monumentali e arrotondate dell’artista, ad un anno dalla sua scomparsa.

L’itinerario espositivo

Palazzo Bonaparte accoglie i visitatori in un percorso che indaga come Botero abbia esplorato il volume e la prospettiva in ogni possibile declinazione. Nella prima sezione, “Versioni, la grande ammirazione di Botero per i maestri del passato emerge con forza: qui i visitatori incontrano reinterpretazioni di capolavori comeLa Fornarina” di Raffaello, La Gioconda” di Leonardo, Las Meninas” di Velázquez e il Dittico dei Montefeltro” di Piero della Francesca e Jan van Eyck, rivisitati in chiave “boteriana”. A fare da simbolico benvenuto,Omaggio a Mantegna (1958), opera mai esposta al pubblico e recentemente riscoperta in una collezione privata di Miami; un omaggio allo splendore del Rinascimento italiano, che ha ispirato Botero fin dagli esordi.

Fernando Botero, Omaggio a Mantegna, 1958 | © Serena Annese
Botero, La Grande Mostra” a Palazzo Bonaparte di Roma | © Serena Annese
Fernando Botero, Ballerini | © Serena Annese

L’esposizione prosegue con sezioni dedicate alle diverse modalità espressive dell’artista, dai dipinti ai disegni, fino alle sculture e agli acquerelli – tecnica molto popolare in Colombia e che l’artista non ha smesso mai di utilizzare. L’ultima serie, realizzata nel 2019, è costituita proprio da una raccolta di acquerelli. 

Botero rivendicava il disegno non solo come fase preparatoria, ma come opera completa in sé, capace di racchiudere l’essenza dei suoi soggetti. La sezione dedicata alla “Natura Morta” è un’esplosione di colore, dove la vitalità prende forma nelle generose composizioni, mentre quella della “Religione: oltre le convenzioni” presenta opere che traggono ispirazione dall’arte sacra italiana del Quattrocento, fondendo il misticismo con la fisicità tipica dello stile boteriano.

Il mondo del circo e della corrida

Tra le sezioni più affascinanti, quella dedicata al “Circo” cattura lo spettatore con una serie di opere ispirate da una visita in Messico nel 2006. I personaggi circensi di Botero, intrisi di malinconia, trasmettono la poesia plastica e i toni vivaci che contraddistinguono la sua visione artistica. La “Corrida”, invece, mostra la potenza espressiva dell’artista attraverso la drammaticità del colore e delle forme, immortalando la tensione di un’arte antica e controversa. Una tematica quella della corrida che è stata ripresa molte volte in dipinti ad olio, disegni, acquerelli, carboncini, ecc.

Botero politico e umanista

L’arte di Botero non è solo estetica. Come egli stesso ha affermato: “l’arte è una tregua spirituale e immateriale dalle difficoltà della vita”. Le sue opere offrono un rifugio di gioia e bellezza, un’oasi in cui immergersi per trovare conforto. Benché per Botero l’arte dovesse produrre piacere, si allontanò in alcuni momenti da questa premessa per affrontare alcuni temi di denuncia. 

La mostra rivela anche la dimensione impegnata dell’artista, che a partire dagli anni ‘90 scelse di affrontare temi di violenza e ingiustizia sociale. Le sale dedicate alla serie “Violenza mostrano come Botero, pur allontanandosi dalla sua caratteristica ricerca del piacere visivo, abbia voluto denunciare le atrocità umane, dall’orrore della guerra civile in Colombia agli abusi perpetrati nella prigione irachena di Abu Ghraib. 

Particolare di Fernando Botero, Donna del circo su trapezio, 2007 | © Serena Annese
Particolare di Fernando Botero, La Cornada, 1988 | © Serena Annese
Fernando Botero, Il massacro delle 20:15, 2004 | © Serena Annese

Al cospetto di queste opere si prova una forte stretta al cuore, che ci piomba addosso dopo aver attraversato sale dai colori vivaci e tematiche più liete. Questa sala, una pausa riflessiva nel percorso espositivo, spinge il pubblico a interrogarsi sulla condizione umana, immergendosi in un’atmosfera cupa e solenne che amplifica il messaggio dell’artista.

Verso le radici

La mostra si conclude con un omaggio all’America Latina e alle radici colombiane di Botero. In queste opere l’artista rievoca i paesaggi e i colori della sua infanzia, un mondo che, come lui stesso affermava, è sempre stato una sorta di ossessione, trasformandosi nel fil rouge della sua arte. Qui emerge una malinconia dolce, un senso di nostalgia che  ha accompagnato tutta la sua vita.

L’esposizione – curata dalla figlia Lina Botero insieme all’esperta Cristina Carrillo de Albornoz e organizzata da Arthemisia – è un tributo a un artista che non ha mai smesso di evolversi e confrontarsi con il proprio processo creativo. Come amava ricordare Botero: “l’arte è un processo senza fine, nel quale non si smette mai di imparare”. L’evento è anche l’occasione per dare inizio alla celebrazione dei 25 anni di Arthemisia, un traguardo importante che si festeggerà nel 2025.

Fernando Botero, Donna che si sistema i capelli, 2003 | © Serena Annese
Fernando Botero, La Quadriglia, 1992 | © Serena Annese
Particolare di Fernando Botero, Il bagno, 1989 | © Serena Annese

Un incontro imperdibile con l’anima di un artista eterno: Botero, La Grande Mostra” è un viaggio intenso che celebra un maestro capace di esplorare il piacere e il dolore, la bellezza e la tragedia, ricordando a ciascuno di noi il potere dell’arte di trasformare e sublimare l’esperienza umana.

Avete già visitato la mostra su Fernando Botero a Palazzo Bonaparte o lo farete presto? Fatemelo sapere qui nei commenti, oppure sulla mia pagina Instagram!

Informazioni utili per la visita

Indirizzo: Piazza Venezia, 5, 00186 Roma (RM)
Orari: la mostra è visitabile dal 17 settembre 2024 al 19 gennaio 2025 da lunedì a giovedì dalle 9:00 alle 19:30 e da venerdì a domenica dalle 9:00 alle 21:00. La biglietteria chiude un’ora prima.
Biglietti: 18€ / per verificare le condizioni di riduzione e gratuità consulta il sito ufficiale.

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