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Cosa non perdere a Riga in un viaggio di due giorni. Viaggio nella capitale della Lettonia, fra chiese medievali, mercati e Art Nouveau.

Riga, piccola gemma del Baltico, racchiude in sé un concentrato di fascino ed eclettismo che si dispiega lungo le sponde del fiume Daugava. Una città elegante e cosmopolita, che sa come conquistare con i suoi scorci poetici.

Fondata nel 1201 – durante la crociata del vescovo Albrecht von Buxthoeven per evangelizzare la Livonia pagana – Riga ha da sempre avuto un destino legato ai commerci e agli scambi culturali. Sotto l’influenza tedesca e la protezione dei Cavalieri Portaspada, la città si affermò rapidamente come un porto di grande importanza, diventando una delle protagoniste del commercio nord-europeo.

Il cuore pulsante di questa capitale è il suo centro storico, “Vecrīga, un dedalo di stradine acciottolate. Questo quartiere, stretto tra il fiume Daugava e il Canale Pils, è un autentico tesoro per gli amanti della storia e dell’architettura. Qui, ogni angolo racconta una storia secolare; ogni edificio è testimone di epoche gloriose.

Le chiese con i loro campanili svettanti, le guglie che perforano il cielo e i palazzi storici che si susseguono senza sosta, offrono uno spettacolo indimenticabile. La Piazza della Cattedrale è il fulcro della vita cittadina, animata da caffè affollati da turisti. Tra i luoghi più significativi di questa parte antica della città spiccano il Palazzo della Borsa, il Palazzo della Radio Lettone, la Casa delle Teste Nere e la Chiesa di San Pietro, ognuno testimone della lunga e complessa storia di Riga.

Riga non ha solo un’anima antica ma anche una moderna, il Centrs – costruito a metà del 1800 – offre un volto diverso, con i suoi eleganti palazzi in stile Art Nouveau che ornano le strade, in particolare lungo Alberta iela. Questo contrasto tra il vecchio e il nuovo rende Riga una città di rara bellezza, dove ogni elemento sembra essere stato posto con cura per esaltare l’altro.

Un viaggio di due giorni per visitare Riga è ideale per poter godere della sua bellezza e storia, riuscendo a visitare la maggior parte dei suoi luoghi simbolici.

PRIMO GIORNO

La chiesa gotica di San Pietro

Dopo un’abbondante colazione, iniziamo la giornata con una passeggiata nel centro storico, arrivando alle spalle della chiesa di San Pietro, dove si trova una scultura molto particolare che cattura l’attenzione dei passanti con il suo fascino fiabesco: la statua dei “Musicanti di Brema”. Questo dono della città tedesca di Brema a Riga è un omaggio ai legami storici tra le due città, entrambe membri della Lega Anseatica. La scultura raffigura i celebri protagonisti della favola dei Fratelli Grimm: un asino, un cane, un gatto e un gallo, che si sorreggono l’uno sull’altro in un equilibrio precario e simpatico. La tradizione vuole che toccare il naso dell’asino porti fortuna e garantisca un futuro ritorno a Riga. I turisti si divertono a saltare per raggiungere i musi degli altri animali, sperando di catturare un po’ della magia che questa scultura promette.

Voltando l’angolo, appare la maestosa silhouette della Chiesa di San Pietro. Imponente e austera, questa chiesa medievale si erge come uno dei simboli più riconoscibili della capitale lettone. La sua storia lunga e travagliata, ha visto l’edificio attraversare secoli di trasformazioni, distruzioni e rinascite, ma sempre mantenendo intatta la sua magnificenza gotica.

Statua dei “Musicanti di Brema | © Serena Annese
Chiesa di San Pietro | © Serena Annese
Interni della Chiesa di San Pietro | © Serena Annese

Costruita nel 1209 come una basilica a tre navate, la Chiesa di San Pietro è uno straordinario esempio di architettura gotica in mattoni. Originariamente usata come chiesa parrocchiale, è stata utilizzata anche come armeria e torre di guardia nel corso dei secoli. Tuttavia, la sua attrazione principale oggi è senza dubbio l’imponente campanile, che con i suoi 123 metri di altezza domina il panorama cittadino. Dopo aver preso l’ascensore fino a una piattaforma a 70 metri d’altezza, ci si trova di fronte ad una vista mozzafiato che abbraccia l’intero centro storico di Riga, il fiume Daugava e – nelle giornate più limpide – persino la baia di Riga.

All’interno, la chiesa riflette la sobrietà e l’austerità tipiche della tradizione luterana, ma non mancano dettagli che catturano lo sguardo, come la cripta interna restaurata e alcune sezioni sopravvissute dal XIII secolo.

Le campane della torre suonano cinque volte al giorno, diffondendo la melodia di una canzone popolare lettone, ricordando agli abitanti e ai visitatori il legame profondo tra la chiesa e la città.

Indirizzo: Reformācijas Laukums 1, Centra rajons, Rīga, LV-1050
Orari: aperta da lunedì a domenica dalle 10:00 alle 18:00, venerdì e sabato dalle 10:00 alle 22:00.
Biglietto: 3€ / per verificare le condizioni di riduzione e gratuità, consulta il sito: www.svpetera.lv

Visita alla splendida “Casa delle Teste Nere”

Proseguendo il viaggio nel passato della città, raggiungiamo la Piazza del Municipio, circondata da maestosi palazzi. La piazza fu il luogo dell’esecuzioni pubbliche in epoca medievale, dove presunte streghe venivano arse sul rogo. Oggi è anche sede del Museo dell’Occupazione, che narra la storia dolorosa del duplice regime totalitario, nazista e sovietico, che ha segnato profondamente l’identità della città. 

Nel cuore della Piazza del Municipio, si trova maestosa la Casa delle Teste Nere, uno dei simboli della città. Questo edificio, con la sua affascinante facciata che mescola elementi gotici a quelli rinascimentali è un importante custode della storia della capitale lettone.

La Casa delle Teste Nere fu costruita nel 1334 come sede di riunioni e banchetti per varie organizzazioni pubbliche della città. La sua bellezza architettonica e la sua funzione di promozione delle attività commerciali ne fecero rapidamente uno dei luoghi più importanti e frequentati della capitale. L’edificio era il cuore pulsante della Confraternita delle Teste Nere – Black Heads – un gruppo di giovani mercanti tedeschi celibi, che contribuì in modo significativo allo sviluppo di Riga durante il periodo della Lega Anseatica. Questi mercanti, noti per il loro spirito festoso e la loro intraprendenza, trasformarono l’edificio in uno dei centri culturali più vivi e dinamici della città, organizzando celebrazioni ed eventi che segnarono per anni la scena sociale di Riga.

Casa delle Black Heads | © Serena Annese
Interni della Casa delle Black Heads | © Serena Annese
Cantine della Casa delle Black Heads | © Serena Annese

Il curioso nome dell’edificio deriva proprio da questa confraternita, il cui patrono – San Maurizio – era tradizionalmente raffigurato come un soldato nero in armatura da cavaliere. I membri della confraternita portarono prosperità alla città e divennero figure di spicco nella società di Riga, occupando posizioni di rilievo come consiglieri e membri della Grande Corporazione.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, la Casa delle Teste Nere fu completamente distrutta dai bombardamenti, lasciando un vuoto nel cuore della città. Tuttavia, la sua importanza storica e culturale non fu dimenticata e nel 1998 grazie a documenti storici e fotografici, l’edificio fu ricostruito fedelmente, restituendo a Riga uno dei suoi gioielli architettonici più preziosi.

Al suo interno si possono ammirare gli arredi originali che sono sopravvissuti alla guerra, insieme a fedeli ricostruzioni di lampadari di cristallo, mobili intarsiati e ritratti della nobiltà in cornici dorate. La Sala delle Celebrazioni – con il suo soffitto dipinto e i suoi lampadari sfarzosi – racconta la storia delle sontuose feste organizzate dai membri della confraternita. Nei sotterranei poi è ancora possibile vedere alcune delle pareti originali e le cantine. Un altro tesoro custodito all’interno della Casa delle Teste Nere è la più grande collezione privata di argenteria del Baltico, una raccolta che riflette il lusso e il prestigio di cui godevano i membri della confraternita.

Indirizzo: Rātslaukums 7, Centra rajons, Rīga, LV-1050, Lettonia
Orari:
aperta da martedì a sabato dalle 10:00 alle 17:00. Chiusa domenica e lunedì.
Biglietto: 7€ / per verificare le condizioni di riduzione e gratuità, consulta il sito: www.melngalvjunams.lv

Ammirando la maestosa Cattedrale di San Giacomo di Riga

Dopo aver varcato le porte di questo straordinario gioiello di Riga, ci dirigiamo verso l’imponente cattedrale, un gioiello di architettura che domina il paesaggio urbano con la sua guglia barocca alta 90 metri. Costruita nel 1211 per volere del vescovo Alberto da Brema, la cattedrale di San Giacomo è la più grande chiesa medievale dei Paesi Baltici, un monumento che racchiude una straordinaria commistione di stili: romanico, gotico e barocco qui si fondono armoniosamente.

Al suo interno il silenzio e la sobrietà, tipici della tradizione luterana, accolgono i visitatori in uno spazio solenne e austero. Con le pareti – spesse oltre 2 metri – e le vetrate decorate che filtrano una luce soffusa che illumina il pulpito – in legno di mogano costruito nel XIX secolo dal carpentiere Agosto Gothilds Heibel – e l’altare. Ma l’autentico protagonista è l’organo a canne, uno dei più antichi e prestigiosi al mondo, con le sue 6.700 canne ancora perfettamente funzionanti. Inaugurato nel 1844, questo straordinario strumento continua a risuonare nelle magnifiche sale del duomo, richiamando appassionati da ogni dove per assistere ai concerti che vengono tenuti regolarmente.

Chiostro della Cattedrale di San Giacomo | © Serena Annese
Interni della Cattedrale di San Giacomo | © Serena Annese
Chiostro della Cattedrale di San Giacomo | © Serena Annese

La cattedrale ha attraversato secoli di cambiamenti e conquiste, dalla riforma protestante che l’ha vista trasformarsi in chiesa luterana, fino all’occupazione napoleonica, durante la quale fu utilizzata come magazzino alimentare.

Tra le sue mura riposano i resti di mercanti e aristocratici, insieme a quelli dei due fondatori della città, Alberto da Brema e Meinardo, il primo missionario tedesco conosciuto come l’Apostolo di Livonia. Passeggiando nel chiostro esterno, annesso al monastero, si percepisce ancora la tranquillità di un tempo, un’oasi di pace nel pieno centro di Riga.

Indirizzo: Herdera laukums 6, Centra rajons, Rīga, LV-1050
Orari: aperta da lunedì a sabato dalle 10:00 alle 17:00, la domenica dalle 14:00 alle 17:00.
Biglietto: 5€ / per verificare le condizioni di riduzione e gratuità, consulta il sito: www.doms.lv

A pochi passi dalla cattedrale, l’atmosfera medievale del ristorante “Rozengrāls” (Rozena iela), permette di godere di un ottimo pasto in un’atmosfera magica; illuminato solo da candele, il personale vestito a tema e le ricette tradizionali capaci di trasportarci indietro nel tempo. Qui sono decisamente da non perdere: il coniglio brasato con prugne e pinoli, la carne di maiale allo spiedo e le guance di vitello stufate. Si tratta di un locale turistico e con prezzi leggermente superiori alla media, ma la qualità dei piatti e la sua atmosfera rendono l’esperienza davvero speciale.

I “Tre Fratelli” di Riga

Al termine del gustoso pranzo, percorriamo le stradine acciottolate del centro storico di Riga, fino a raggiungere tre curiosi ed eleganti edifici in pietra: noti come i “Tre Fratelli”. Il più antico risale al XV secolo ed è in stile medievale caratterizzato da splendidi dettagli gotici. Ai suoi fianchi, le due altre gemme architettoniche sono in stile barocco. Costruite nei secoli successivi – una nel XVII e l’altra nel XVIII secolo – queste residenze aristocratiche riflettono la raffinatezza di epoche passate. L’armonia che emerge tra questi edifici, nonostante le differenze di colore e stile, è semplicemente straordinaria.

I Tre Fratelli di Riga | © Serena Annese
Raffigurazione delle tre Repubbliche Baltiche davanti ai Tre Fratelli di Riga | © Serena Annese
Rozengrāls | © Serena Annese

L’edificio centrale ospita al suo interno il Museo Lettone di Architettura, che custodisce schizzi, disegni e modelli di maestri come Christoph Haberland e Johann Felsko. Qui attraverso decenni di cambiamenti e restauri – incluso un significativo intervento negli anni ‘50 – l’architetto Pēteris Saulītis ha riunito pezzi di altri edifici perduti, riaffermando il legame indissolubile con il passato.

Durante l’occupazione sovietica, “I Tre Fratelli” hanno rappresentato un faro di speranza e resistenza. Restaurati seguendo i principi di conservazione della Repubblica di Lettonia pre-bellica, hanno difeso la memoria e la cultura contro ogni tentativo di “damnatio memoriae”. Oggi – dopo l’indipendenza del 1991 – questi edifici storici continuano a svolgere un ruolo centrale nella politica di conservazione del patrimonio lettone. Sono un esempio vivente di come la protezione del patrimonio culturale possa unire passato e futuro in un’unica visione duratura.

Indirizzo: Mazā Pils iela 19, Centra rajons, Rīga, LV-1050
Orari: il Museo Lettone di Architettura è aperto lunedì dalle 9:00 alle 18:00, martedì e giovedì dalle 9:00 alle 17:00, mercoledì dalle 9:00 alle 19:00 e venerdì dalle 9:00 alle 16:00. Chiuso sabato e domenica.
Biglietto: gratuito

La Porta Svedese di Riga: tracce dal passato

A poca distanza, la Porta Svedese è l’unica sopravvissuta tra le 8 porte che un tempo consentivano l’ingresso alla città. Costruita nel 1698 durante il periodo della dominazione svedese, questa porta rappresenta un prezioso frammento della storia di Riga.

Situata al pianterreno del civico 11 di “Torņa iela, la Porta Svedese è un arco basso e sinuoso che attraversa le antiche mura di fortificazione della città. Sopra l’arco, una testa di leone vigila ancora sul passaggio, simbolo della monarchia svedese. Il suo aspetto semplice e al contempo solenne invita a fermarsi, a osservare e a lasciarsi trasportare indietro nel tempo, tra realtà e leggenda.

Tra le storie che circondano la Porta Svedese, una delle più affascinanti riguarda la sua origine. Si racconta che fu un ricco mercante a farla costruire di nascosto per avere un accesso diretto al suo magazzino, evitando così di pagare i dazi doganali sulle merci che introduceva in città. Una trovata astuta, che alimenta il mito di una Riga vibrante di commerci e segreti. Ma non è l’unica leggenda legata a questa porta. 

Maiailino allo spiedo di Rozengrāls | © Serena Annese
Porta Svedese di Riga | © Serena Annese
Porta Svedese di Riga | © Serena Annese

Un’altra narra che il passaggio sotto l’arco fosse riservato ai condannati a morte, i quali avanzavano mestamente verso il loro triste destino mentre una rosa rossa, esposta dal boia dalla finestra sovrastante, annunciava l’imminente esecuzione alla città.

C’è anche un’altra leggenda legata alla Porta Svedese: quella di una giovane fanciulla lettone, innamorata di un soldato svedese. I due amanti si incontravano segretamente vicino alla porta, fino a quando il loro amore proibito non fu scoperto. La punizione fu terribile: la ragazza venne murata viva dentro l’edificio attraversato dalla porta, come monito per altre possibili innamorate clandestine. Si dice che il suo spirito non abbia mai lasciato quel luogo, e che, allo scoccare della mezzanotte, chi si avventura sotto la Porta Svedese possa udire il suo lamento, un sussurro d’amore che sfida il tempo e la morte: “Eppure, io lo amo!”

Oggi le coppie di sposi la includono spesso nel loro giro della città, sperando che il passaggio sotto l’arco porti fortuna alla loro unione.

La storica Torre delle Polveri di Riga

Proseguendo incontriamo la robusta e imponente Torre delle Polveri. Con la sua forma cilindrica e le mura spesse, la torre è tutto ciò che resta delle 18 torri che un tempo costituivano la poderosa cinta muraria difensiva della città. Questa struttura, che affonda le sue radici nel XIV secolo, venne originariamente costruita come baluardo di difesa, ma con il passare del tempo si è trasformata in uno dei simboli più rappresentativi della capitale lettone.

Costruita sulle fondamenta trecentesche della vecchia “Torre di Sabbia”, la Torre delle Polveri deve il suo nome alla polvere da sparo che veniva immagazzinata al suo interno nel XVII secolo. Le sue mura possenti, con uno spessore di circa 3 metri sono la testimonianza del passato bellico vissuto da Riga, quando la torre ospitava 11 cannoni pronti a difendere la città. Nel corso del tempo, la torre ha vissuto innumerevoli trasformazioni, venendo distrutta e ricostruita più volte. Oggi, la sua figura austera è coronata da un tetto a punta aggiunto alla fine del XIX secolo, conferendole l’aspetto che possiamo ammirare ora.

Oggi la torre ospita il “Museo della Guerra Lettone”, il più grande museo di storia militare della Lettonia, con un particolare focus sul turbolento XX secolo, durante il quale la Lettonia ha dovuto combattere per la propria indipendenza. Le mostre permanenti del museo raccontano la vita dei soldati lettoni, le due guerre mondiali e le guerre per l’indipendenza – quella del 1918 e quella del 1991 – attraverso una collezione di oltre 25.000 oggetti.

Indirizzo: Smilšu iela 20, Centra rajons, Rīga, LV-1050
Orari:
il museo è aperto dal martedì alla domenica dalle 10:00 alle 18:00 (da aprile a settembre) e dalle 10:00 alle 17:00 (da ottobre a marzo).
Biglietto: gratuito
Torre delle Polveri di Riga | © Serena Annese
Casa del Gatto di Riga | © Serena Annese
Casa del Gatto di Riga | © Serena Annese

La curiosa storia della Casa del Gatto a Riga

Passeggiando per le affascinanti stradine della Città Vecchia di Riga, è impossibile non notare un particolare edificio – all’incrocio tra le strade di “Meistaru” e “Amatu” – custode di una bizzarra storia. Questo edificio giallo in stile Art Nouveau attira l’attenzione per la sua eleganza e per un dettaglio singolare che lo ha reso una delle attrazioni più fotografate della città: un gatto in bronzo collocato sul tetto. Con la schiena arcuata e il fondoschiena rivolto con sfacciataggine verso la “Camera del Commercio Maggiore”, questo gatto non è solo un curioso ornamento, ma il protagonista di una leggenda cittadina.

La storia narra che l’edificio fu commissionato da un ricco mercante lettone – Friedrich Scheffel – furioso per essere stato escluso dalla Grande Gilda, un’organizzazione prestigiosa riservata ai soli tedeschi prima della Prima Guerra Mondiale. Per vendicarsi di questo affronto, il mercante decise di far posizionare il gatto sul tetto della sua casa, in modo che mostrasse il suo posteriore direttamente verso la sede della Gilda. Un gesto audace e provocatorio che non passò inosservato. Solo dopo una lunga disputa legale, il mercante riuscì finalmente a ottenere l’ingresso nella Gilda e il gatto fu girato in una direzione meno offensiva.

Concludiamo il primo giorno a Riga ammirando un altro edificio simbolo della città: il Castello di Riga, che si erge sulle rive del fiume Daugava, avvolto da un’aura fiabesca che ne esalta la storia e il fascino. Oggi sede della Residenza Presidenziale della Repubblica di Lettonia, il castello porta con sé l’eredità di un’antica fortezza medievale risalente al 1300. Costruito inizialmente come roccaforte difensiva, la fortezza ha attraversato secoli di trasformazioni, passando da bastione di guerra a simbolo di potere e stabilità. Fu solo nel XIX secolo, dopo anni di rovina, che il castello rinacque grazie a un attento restauro che gli restituì parte del suo antico splendore. Tuttavia, il destino non smise di metterlo alla prova. Nel 2013 un devastante incendio minacciò di cancellare secoli di storia, ma ancora una volta, grazie a un delicato intervento di restauro, il castello fu salvato. All’interno, ospita percorsi espositivi che raccontano la storia della Lettonia attraverso i secoli. Tra questi c’è il Museo di Storia della Lettonia.

Castello di Riga | © Serena Annese
Gulash di Melnā Bite | © Serena Annese
Secret Event | © Serena Annese

Per gustare piatti della tradizione rivisitati, la cena è presso il ristorante “Melnā Bite(Audēju iela 13). Qui la cucina lettone incontra quella europea, con piatti tradizionali preparati con ingredienti locali. Il locale è accogliente, con un servizio rapido e il personale è cordiale. I piatti da non perdere sono una rivisitazione dell’Aukstā zupa – la famosa zuppa fredda di barbabietola – e la loro versione del Gulash

Prima di concedersi un riposo rigenerante, ci siamo fermati per un drink al “Secret Event” (Jāņa sēta 5-1b), un locale particolare con gli interni che ricordano una grotta e con una vasta offerta di cocktail..

SECONDO GIORNO

Esplorando il Mercato Centrale di Riga

Il secondo giorno a Riga è dedicato all’esplorazione dei quartieri più particolari e meno turistici. Si inizia con Kipsala, una piccola isola affacciata sul fiume Daugava e collegata alla terraferma da alcuni ponti. Le stradine acciottolate, le antiche abitazioni di legno affacciate sull’acqua e la quiete che permea ogni angolo fanno di quest’isola un luogo dove il ritmo frenetico della città sembra rallentare, invitando i visitatori a una passeggiata rilassante. Tra le sue viuzze nascoste si trova un luogo carico di storia e memoria: la casa-memoriale della famiglia Zanis Lipke. Questo piccolo museo – che si può visitare gratuitamente – racconta la straordinaria storia di Zanis Lipke e della sua famiglia, che durante l’occupazione nazista rischiarono la vita per salvare circa 60 ebrei dalla deportazione. La casa, con la sua architettura semplice e il suo potente messaggio di coraggio e umanità, è una tappa imprescindibile per chi vuole comprendere una parte importante della storia di Riga.

Indirizzo: Mazais Balasta dambis 9, Kurzemes rajons, Rīga
Orari:
il museo è aperto dal martedì, mercoledì, venerdì e domenica dalle 12:00 alle 18:00, giovedì fino alle 20:00 e sabato dalle 10:00 alle 16:00. Chiuso lunedì. 
Biglietto: gratuito / se volete si possono fare delle donazioni.

La mattinata prosegue alla scoperta di un angolo hipster: il quartiere di Miera Iela. Questo luogo, un tempo in decadenza, è oggi l’epicentro della creatività urbana, che incarna perfettamente lo spirito giovane e innovativo della capitale lettone. Miera Iela è una strada che pulsa di energia e originalità, animata da negozi di tendenza, gallerie d’arte avanguardiste, caffè accoglienti, botteghe vintage e ristoranti biologici. Inoltre, Miera Iela ospita una delle istituzioni più dolci della Lettonia: la fabbrica di cioccolato “Laima”, la più importante di tutta l’area baltica.

Mercato Centrale di Riga | © Serena Annese
Mercato Centrale di Riga | © Serena Annese
Mercato Centrale di Riga | © Serena Annese

Basta attraversare il confine invisibile che separa il centro storico di Riga dal quartiere di “Maskavas Forštate in un angolo di una vecchia città sovietica. Questo quartiere, noto anche come “Piccola Mosca”, ha da sempre ospitato la comunità russa della città e l’atmosfera che vi si respira è intrisa di un fascino nostalgico. Il cuore pulsante di questa zona è senza dubbio il “Mercato Centrale”, ospitato all’interno di 5 imponenti hangar, un tempo utilizzati per la costruzione dei dirigibili “Zeppelin.

Questo mercato è una vera e propria esperienza sensoriale, un viaggio tra colori, profumi e sapori che raccontano la storia e la cultura del popolo lettone. Aperto nel 1930, il mercato si estende su una superficie di oltre 72.000 m2 ed è considerato uno dei più grandi e antichi mercati d’Europa, tanto da essere inserito nella lista del Patrimonio UNESCO.

Ogni hangar del mercato è specializzato in un settore: c’è quello dedicato alla carne, dove le carni fresche sono esposte con cura quasi maniacale e quello del pesce, dove il caviale e i pesci essiccati sono protagonisti indiscussi, talvolta disposti in composizioni artistiche che attirano l’attenzione di curiosi e turisti. L’hangar delle verdure poi è un’esplosione di colori, ma anche il regno dei sottaceti, con una varietà infinita che va dai cetrioli croccanti alle barbabietole fermentate. Vicino all’ingresso si trova anche “Labietis”, un birrificio dal tocco hipster dove assaporare un’ottima birra artigianale.

Molto interessante è l’hangar dei formaggi dove il kefir, le panetterie e i venditori di miele attirano chiunque sia alla ricerca di sapori autentici. Qui i formaggi spiccano per la loro varietà e qualità e tra tutti i prodotti offerti il miele della foresta e il miele di grano saraceno sono sicuramente i più ricercati. L’esperienza del Mercato Centrale di Riga non si esaurisce all’interno degli hangar. All’esterno una miriade di bancarelle continua ad offrire frutta, verdura e vestiti creando un’atmosfera vivace e caotica che ricorda un bazar orientale.

Indirizzo: Nēģu iela 7, Latgales priekšpilsēta, Rīga, LV-1050
Orari: aperto tutti i giorni dalle 7:30 alle 18:00.

Esplorando il Bastejkalna Park

Nella vivace capitale lettone si trovano diversi angoli verdi e uno fra tutti è il Bastejkalns Park, un gioiello naturalistico e romantico che si estende all’estremità orientale del centro storico.

Bastejkalns (o “Bastion Hill”) ha una storia affascinante che si intreccia con l’evoluzione della città stessa. Originariamente era parte delle fortificazioni della città, per poi essere trasformato nel corso dei secoli – dopo la demolizione dei bastioni nel 1856 – in un parco pubblico grazie al contributo di Georg Kuphaldt, il primo direttore dei giardini di Riga nel 1879.

Il parco è attraversato dal canale “Bastejkalns”, fiancheggiato da alberi secolari e sentieri sinuosi che invitano a passeggiate romantiche o rilassanti momenti di contemplazione. Qui ad ogni passo s’incontrano angoli speciali: dalla cascata d’acqua “Wasserkunst” – realizzata nel 1898 – ai ponti che collegano il parco con il “Boulevard Rainis”. Inoltre, nel parco è possibile imbattersi in sculture e monumenti storici, tra cui il famoso “Monumento alla Libertà”, che si erge maestoso nello spazio tra la Città Vecchia e Centrs. Con i suoi 42,7 metri di altezza, questo capolavoro in granito e rame è il simbolo per eccellenza dell’indipendenza e dell’unità della Lettonia. Inaugurato nel 1935, è stato realizzato in onore dei soldati caduti durante la Guerra d’Indipendenza Lettone, un evento che ha segnato profondamente la storia di questa nazione. Progettato dallo scultore Kārlis Zāle, il monumento porta il suggestivo nome di “Mirdzi kā zvaigzne!” – “Brilla come una stella!” – evocando il sogno di libertà che ha guidato il popolo lettone nei momenti più bui. Oggi rappresenta anche un punto di riferimento emotivo per i lettoni e i visitatori, che spesso si fermano ad ammirarlo, osservando il cambio della guardia.

Bastejkalns Park | © Serena Annese
Bastejkalns Park | © Serena Annese
Monumento alla Libertà di Riga | © Serena Annese

Proseguendo lungo i viali del Bastejkalns Park, vediamo come il canale accolga anche alcuni ospiti come cigni – donati dalla “Riga Bird Breeding Society” – e anatre, che trovano rifugio lungo le sue rive. Un’attività molto piacevole da fare nei mesi estivi è un giro sui tram fluviali e sulle piccole imbarcazioni in legno per godere della città da una prospettiva diversa.

Alla scoperta dell’Art Nouveau a Riga

Riga – con il suo fascino mescola storia antica e modernità, che viene esaltata a nord della Città Vecchia: il quartiere “Centrs. Nonostante il nome possa trarre in inganno, non si tratta del centro storico della capitale lettone, bensì di una zona costruita verso la metà dell’Ottocento, che oggi rappresenta uno dei più incredibili esempi di architettura Art Nouveau al mondo.

Passeggiando per le vie del Centrs, si ha l’impressione di attraversare un vero e proprio museo a cielo aperto. Circa 800 edifici, molti dei quali decorati in maniera sontuosa, si susseguono uno dopo l’altro, creando un panorama architettonico unico e affascinante. Qui, lo stile Art Nouveau regna sovrano, con le sue caratteristiche spirali di stucco, le statue che emergono come figure mitologiche dalle facciate, i decori floreali intricati, i volti umani che osservano silenziosi i passanti e le maioliche dai colori brillanti che ornano gli ingressi.

Alberta Iela” – la strada simbolo del quartiere – è forse la più iconica tra tutte. È qui che il celebre architetto Mikhail Eizenstein – padre del famoso regista – ha creato i suoi capolavori. Gli edifici al numero 8, 6 e 4 di questa via sono tra gli esempi più straordinari dello stile Art Nouveau, con facciate che sembrano opere d’arte scolpite nella pietra. Anche Elizabetes Iela” non è da meno con i suoi edifici ai numeri 6, 10B e 33 che attraggono l’attenzione con dettagli squisiti e linee audaci.

Il Centrs ospita anche alcuni dei principali istituti culturali della città, come il “Museo Nazionale d’Arte”, che celebra gli artisti locali e il “Teatro Nazionale”.

Architetture in stile Art Nouveau del Centrs di Riga | © Serena Annese
Architetture in stile Art Nouveau del Centrs di Riga | © Serena Annese
La scala dell’Art Nouveau Center di Riga | © Serena Annese

Eleganza e storia nell’Art Nouveau Center di Riga

Per chi desidera fare un tuffo più profondo in quest’anima Art Nouveau di Riga, sempre nel quartiere Centrs, si trova un gioiello architettonico che racconta la storia di un’epoca d’oro: l’Art Nouveau Center di Riga. Questo museo è l’unico nei Paesi Baltici dedicato interamente al patrimonio Art Nouveau ed è situato in un edificio che di per sé è una meraviglia di questo stile. Costruito nel 1903 come residenza privata dall’architetto lettone Konstantīns Pēkšēns in collaborazione con Eižens Laube, l’edificio rappresenta un esempio perfetto di magnificenza ed eleganza.

La facciata dell’edificio è un tripudio di rilievi ornamentali che riproducono motivi stilizzati di piante e animali. L’imponente scala a chiocciola – che si snoda maestosamente all’interno della struttura – è considerata uno dei capolavori più magnifici non solo di Riga, ma di tutta Europa.

Entrando nel museo, ci si immerge in un autentico appartamento in stile Art Nouveau, dove ogni stanza racconta la vita raffinata della borghesia di inizio Novecento. Gli interni sono stati restaurati con estrema cura per catturare appieno l’essenza dell’epoca: dai dipinti murali originali ai soffitti decorati, dai mobili ai più piccoli dettagli come stoviglie, orologi e ricami.

Nel salotto si possono immaginare i proprietari che ricevono gli ospiti, discutendo delle ultime novità dalla capitale o delle mode, mentre sorseggiano tè e ascoltano musica. Le pareti sono dipinte di un blu intenso e adornate da un fregio ornamentale con margherite. La sala da pranzo, con i suoi dipinti di nature morte sul soffitto e le finestre in vetro colorato, era il luogo dove si celebravano non solo i pasti, ma anche le buone maniere e le tradizioni familiari. 

L’Art Nouveau Center di Riga | © Serena Annese
L’Art Nouveau Center di Riga | © Serena Annese
Kaņepes Kultūras Centrs | © Serena Annese

Le cucine sono una testimonianza delle innovazioni tecnologiche del tempo con ghiacciaia, stufe moderne e lavelli in ghisa. Perfino la piccola e modesta stanza della domestica è stata restaurata per riflettere la vita di chi lavorava al servizio delle famiglie agiate. Completano il percorso il bagno con le sue piastrelle originali di “Villeroy & Bosch” e il WC con sciacquone, una novità assoluta nelle case dell’epoca.

Indirizzo: Alberta iela 12, Centra rajons, Rīga, LV-1010
Orari: aperto da martedì a domenica dalle 10:00 alle 17:45. Chiuso il lunedì.
Biglietto: 6€ / per verificare le tariffe stagionali e le condizioni di riduzione e gratuità, consulta il sito: www.jugendstils.riga.lv

Per vivere il fermento della capitale lettone, vale la pena una sosta da “Kaņepes Kultūras Centrs” (Skolas iela 15), uno dei locali più interessanti del Centrs. Vibrazioni fantastiche e buona musica in uno spazio culturale, sociale e politico in cui il principio più importante è il diritto di ogni individuo di esprimersi, creare e godere della libertà. Realizzato in un bellissimo edificio che ha più di 100 anni, dove un tempo gli aristocratici bielorussi e russi organizzavano eventi sociali, per poi essere abitato dagli studenti dell’Accademia delle Arti e della Scuola di Musica Jázeps Mediņš.

Cosa mangiare a Riga: viaggio nei sapori decisi della tradizione lettone

Riga è una città dai sapori intensi, un mosaico culinario che racconta secoli di influenze nordiche. Nella capitale della Lettonia, la tavola è un rituale dove la storia agricola e le contaminazioni culturali si mescolano armoniosamente. 

La cucina di Riga è una celebrazione dei prodotti stagionali locali, ma sopratutto un miscuglio di tradizioni russe, tedesche e svedesi che si fondono in piatti ricchi e saporiti. Al centro di ogni pranzo c’è la panna acida compagna inseparabile di zuppe, salse e dolci.

Tra i piatti da non perdere c’è la già citata “Aukstā zupa” – la zuppa fredda di barbabietola, arricchita da panna acida, cetrioli freschi, uova sode e aneto – ma anche i “Pelmeni”, fagottini di pasta molto simili ai tortelloni italiani e le “Rīgas šprotes”, le sarde affumicate spesso servite su fette di pane con un po’ di limone.

Il pane tradizionale – Rupjmaize – si presenta scuro e rustico con i suoi semi di carvi e con il suo sapore agrodolce.

Soprattutto nei mesi invernali vengono consumate molte zuppe, ma anche i “Pelēkie zirņi ar speķi”, piselli grigi con pancetta e cipolla fritta. Tra i dolci, molto diffusi sono i “Klingeris”, biscotti ricchi di uva passa e spezie come lo zafferano e il cardamomo.

Aukstā zupa di Melnā Bite | © Serena Annese
Tagliere di formaggi lettoni di Melnā Bite | © Serena Annese
Rīgas Melnais Balzams di Rozengrāls | © Serena Annese

Infine, tra le bevande e liquori tradizionali ci sono la “Kvass” la “birra di pane” ottenuta dalla fermentazione del pane di segale con zucchero e frutta, ma anche il famoso “Rīgas Melnais Balzams”, l’amaro nero di Riga, una miscela di 24 ingredienti naturali, celebre per le sue virtù curative e la sua storia leggendaria. Nato come elisir nel 1752, si dice che abbia guarito persino la zarina Caterina durante una visita in città.

Riga è una città magica, che sa incantare in ogni stagione. Nei mesi estivi, il sole sembra danzare nel cielo infinito di un blu profondo, regalando notti senza fine. Ma è nei mesi invernali che Riga si trasforma in una fiaba, con ogni edificio avvolto in un manto di neve candido e le strade illuminate da luci che si riflettono sulle distese bianche. 

Il Natale porta con sé un’atmosfera magica: profumi di cannella e vin brulé si propagano tra le sue strade, le piazze risuonano di musica natalizia, mentre i chioschi colorati diffondono calore e gioia. 

È sempre il momento giusto per dedicare due giorni alla scoperta della romantica città di Riga. 

Conoscevate già la città di Riga? L’avete già visitata o lo farete presto? Fatemelo sapere qui nei commenti, oppure sulla mia pagina Instagram!

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