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Cosa vedere a Strasburgo in un weekend, tra romantici scorsi e case a graticcio. Due giorni nel favoloso capoluogo dell'Alsazia.

Strasburgo – pittoresca città nel nord-est della Francia – è nota per il suo affascinante centro storico, la splendida cattedrale e la miscela unica di influenze storiche.
Il capoluogo dell’Alsazia – sede del Parlamento Europeo, della Corte dei diritti dell’uomo e del Consiglio d’Europa – gode di un fascino irresistibile.

Strasburgo è un gioiello ed è avvolta da un’atmosfera surreale, come se il tempo scorresse ad un ritmo tutto suo, calmo e rilassato. Ogni quartiere racchiude una bellezza particolare, una sua curiosa storia, mentre si passa dall’attraversare strade che rispecchiano un passato lontano ad edifici più moderni e contemporanei.

Strasburgo | © Serena Annese
Strasburgo | © Serena Annese

La sua architettura è anche lo specchio della sua storia, nel corso della quale la città è passata più volte sotto il domino della Francia e della Germania. Strasburgo è ricca di sfumature e possiede una doppia anima franco-tedesca, che tanto viene rappresentata nell’architettura e nella gastronomia tradizionale. Il suo ricco patrimonio culturale e storico, ha fatto sì che Strasburgo nel 1988 ottenesse da parte dell’UNESCO il titolo di “Patrimonio Mondiale dell’Umanità”.

L’incantevole Cattedrale di Notre-Dame di Strasburgo

La prima tappa non può che essere la bellissima Cattedrale di Notre-Dame di Strasburgo – capolavoro di architettura gotica – edificata nel 1176 per volere del vescovo, Werner d’Asburgo. Per arrivare al risultato che si può ammirare oggi ci sono voluti ben 3 secoli. La sua guglia – terminata solo nel 1439 – è alta 142 metri ed è stata a lungo la più alta in Occidente.

L’edificio è maestoso e realizzato in arenaria rosa, materiale tipico della pianura d’Alsazia. Le magnifiche vetrate colorate sono datate tra il XIII e il XIV secolo e molte sono ancora originali – una rarità nell’architettura gotica.

La facciata è riccamente scolpita, con tre portali decorati con sculture magnifiche che narrano episodi come la “Passione” e la “Resurrezione di Cristo” e la “Lotta dei Vizi e delle Virtù“. Proprio per la presenza delle numerose sculture, quando la luce colpisce le superfici esterne crea un suggestivo gioco di luci e ombre.

Cattedrale di Notre-Dame di Strasburgo | © Serena Annese
Cattedrale di Notre-Dame di Strasburgo | © Serena Annese

Al suo interno si trova l’Orologio Astronomico, realizzato nel 1547 e dotato di un calendario perpetuo che indica il movimento dei pianeti lungo le orbite. Tutto viene animato da un movimento di sculture e altri elementi racchiusi in questo capolavoro di orologeria. Uno spettacolo che si aziona ogni giorno alle 12:30.

Inoltre, all’interno della Cattedrale di Strasburgo si può accedere – salendo una scala a chiocciola di 332 gradini – ad una piattaforma panoramica da cui godere di una sbalorditiva vista sulla città.

Indirizzo: Pl. de la Cathédrale, 67000 Strasbourg, Francia
Orari: è aperta da lunedì a sabato dalle 8:30 alle 11:15 e dalle 12:45 alle 17:45, la domenica dalle 14:00 alle 17.45.
Biglietto: ingresso gratuito.

La città vecchia e gli scorci più famosi di Strasburgo

Proseguiamo il nostro tour nel centro storico di Strasburgo – la Grande-Ile – che si snoda attraverso 21 ponti e passerelle ed è unico nel suo genere. Uno dei suoi quartieri simbolo è quello di Petite France. Il quartiere – attraversato da 4 canali e dal fiume Ill – è caratterizzato dalla presenza di splendide case a graticcio, vasi ricolmi di fiori colorati e da una profonda anima artistica.

Petite France | © Serena Annese
Petite France | © Serena Annese

Proprio in quest’area della città, nel corso dei secoli si sono diffuse botteghe e laboratori di tutte quelle attività d’artigianato che richiedevano una grande quantità d’acqua per la lavorazione, come nel caso di mugnai e i conciatori, le cui case a graticcio risalenti al XVI secolo sono riconoscibili dalla presenza di un tetto aperto che permetteva l’asciugatura in particolare delle pelli.

Petite France era quindi un quartiere povero e caratterizzato dai cattivi odori derivanti da queste attività artigianali e sul finire del XV secolo divenne anche sede di un ospedale per accogliere alcuni mercenari che erano tornati in patria dopo aver contratto la sifilide.

Nel corso dei secoli, il quartiere ha attraversato una vera e propria rinascita, caratterizzandosi con scorci suggestivi e un’immagine totalmente rinnovata. Ad oggi il quartiere di Petite France è senza dubbio uno degli angoli di Strasburgo più belli e poetici.

Altro simbolo della storia della città, altrettanto bello e poetico, è rappresentato dai Ponts Couverts, i “Ponti coperti”. Si tratta di antichi bastioni che nel corso del XIII e del XIV secolo completavano le mura difensive della città, a ridosso del quartiere di Petite France. Sono tre i ponti – lungo il letto del fiume Ill – collegati a delle torri difensive in pietra. Il nome deriva dal fatto che in origine presentavano una copertura in legno, andata perduta nei secoli.

Ponts Couverts | © Serena Annese
Ponts Couverts | © Serena Annese

Ci sono due modi per ammirarne la struttura, raggiungendo la terrazza panoramica della diga di Barrage Vauban (gratuita) o partecipando ad un tour in battello che attraversa anche gli altri canali di Starsburgo, un modo speciale per vivere la bellezza della capitale alsaziana da un’altra angolazione. Il tour in battello dura circa un’ora e parte nei pressi del Palazzo dei Rohan. Imperdibile!

Inoltre, fate in modo di ammirare i Ponts Couverts anche di sera, quando vengono illuminati da un gioco di luce particolarmente suggestivo, che potrete vedere anche sulla facciata della Cattedrale.

Dopo tante passeggiate, è arrivato il momento del pranzo, ci fermiamo così presso “Le Pfifferbriader” (14 Pl. du Marché-aux-Cochons-de-Lait) – noto alla gente del posto come “Pfiff” – un ristorante dall’ambiente caldo e autentico risalente al 1934. Il ristorante è arredato con tavoli in legno, tovaglie del tipico tessuto alsaziano – “kelsch” – oggetti della tradizione contadina e soffitti bassi con travi a vista. Tutto viene reso ancora più affascinante dalle vetrate colorate che raffigurano la vita dei viticoltori e dei tre castelli di Ribeauvillé. Qui si devono assaggiare le “escargot” con salsa verde e la famosa “tarte flambée“, una specie di pizza bianca condita con vari ingredienti.

Flammkuchen a “Le Pfifferbriader” | © Serena Annese
Escargot con salsa verde a “Le Pfifferbriader” | © Serena Annese

Un’ultima sosta da fare nel centro storico di Strasburgo è al Palazzo dei RohanPalais des Rohan – l’antica residenza dei principi-vescovi della capitale alsaziana. Il Palazzo fu edificato sotto il regno di re Luigi XV tra il 1728 e il 1741 e su un progetto dell’architetto Robert de Cotte. Oggi il Palazzo dei Rohan ospita ben tre musei: il Museo delle Belle Arti della città di Strasburgo, il Museo Archeologico e il Museo delle Arti Decorative. La collezione del Museo delle Belle Arti include opere anche di Raffaello, Giotto, Botticelli, El Greco, Goya e Rubens.

Indirizzo: 2 Pl. du Château, 67000 Strasbourg, Francia
Orari:
per verificare gli orari dei tre musei, consultare il sito ufficiale.
Biglietto: per verificare i biglietti e le condizioni di riduzione e gratuità nei tre musei, consultare il sito ufficiale.

Palais des Rohan | © Serena Annese
Petite France | © Serena Annese

La prima sera a Strasburgo si conclude presso “Un cantalou à Strasbourg” (100 Grand’Rue), dove si può vivere un’esperienza gastronomica molto interessante. Questa piccola enoteca offre la possibilità di fare alcune degustazioni con abbinamenti tra formaggi e vini perfettamente equilibrati. Tra queste c’è quella “Made in Alsazia” dove a formaggi locali – dai sapori decisi e intensi – vengono abbinati 6 vini alsaziani: un “Silvaner” (secco e fresco), un “Pinot Noir” (fruttato, setoso e delizioso), un “Moscato d’Alsazia” (fresco e aromatico), un “Riesling” (un vino gastronomico e il miglior interprete dei terroir alsaziano), un “Pinot Grigio” (un vitigno a bacca bianca dai tipici aromi affumicati) e infine un “Gewürztraminer” (il più dolce dei vitigni alsaziani). Un’esperienza deliziosa in cui i perfetti ed equilibrati abbinamenti esaltano il gusto dei formaggi e dei vini evitando che gli uni sovrastino gli altri. Inoltre, i vini vengono serviti anche in una veste accattivante, all’interno di fialette che devono essere versate nel calice poco a poco.

Volendo si può proseguire con “The Origin: Cantal cheese pie“, una tortina ripiena di formaggio “cantal” cremosissimo e accompagnato da fette di prosciutto dell’Auvergne e dell’insalata. Per concludere in dolcezza e con un sapore fresco al palato, c’è il “Max’s brittany palet“, un fragrante biscotto con burro e sale (tipico della Bretagna) accompagnato da crema al lime e limone e da una perfetta meringa caramellata in superficie.

Degustazione “Made in Alsazia” del Un cantalou à Strasbourg | © Serena Annese
Max’s brittany palet” del Un cantalou à Strasbourg | © Serena Annese

Visita al Musée d’Art Moderne et Contemporain di Strasburgo

Il secondo giorno a Strasburgo, dopo una ricca colazione salata, ha inizio raggiungendo un luogo imperdibile per gli amanti dell’arte moderna e contemporanea: il Musée d’Art Moderne et Contemporain di Strasburgo, realizzato nel 1973 all’interno di un edificio di vetro lungo una delle sponde del fiume Ill e aperto al pubblico nel 1998.

Musée d’Art Moderne et Contemporain di Strasburgo| © Serena Annese
Musée d’Art Moderne et Contemporain di Strasburgo| © Serena Annese

Lo spazio interno del museo è concepito secondo lo schema architettonico di una cattedrale e oltre a racchiudere un’importante collezione – tra opere impressioniste, surrealiste e molto altro – ospita numerose mostre temporanee. Nelle sale del Musée d’Art Moderne et Contemporain di Strasburgo si possono ammirare opere di artisti come Monet, Pissarro, Rodin, Picasso, Picabia, Kandinsky, Paul Klee e Max Ernst.

Sul tetto si trova una delle sculture dell’artista Mimmo Paladino che raffigura un cavallo – alto ben 4 metri – molto simile a quella che si può ammirare dal tetto del Museo MADRE di Napoli.

Indirizzo: 1 Pl. Hans-Jean-Arp, 67000 Strasbourg, Francia
Orari: è aperto tutti i giorni dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 18:00; nel weekend dalle 10:00 alle 18:00.
Biglietto: 7,50€ / per verificare le condizioni di riduzione o gratuità, consultare il sito ufficiale.

Strasburgo | © Serena Annese
Strasburgo | © Serena Annese

Infine, anche il Parco dell’Orangerie a Strasburgo merita una sosta. Si tratta di un parco di 26 ettari, ricco di sentieri rilassanti e dove poter vedere da vicino le cicogne bianche, simbolo della città. Purtroppo noi avevamo il volo in serata e non siamo riusciti ad esplorare gli angoli verdi del Parco dell’Orangerie, ma Strasburgo ci ha conquistati e torneremo presto per continuare la scoperta di questa magnifica città alsaziana.

Cosa mangiare a Strasburgo

Per la sua posizione geografica, l’Alsazia ha subito nel corso dei secoli una grande influenza dalla vicinanza con la Germania e con la Foresta Nera. Queste influenze tedesche sono molto evidenti anche nella tradizione gastronomica e sono state ovviamente rivisitate in chiave francese come nel caso del “choucroute alsacienne“, un piatto a base di crauti aromatizzati alle bacche di ginepro che spesso accompagnano salsicce, pancetta e stinco di maiale.

Quando si parla di Alsazia però le prime portate a cui si pensa a livello gastronomico sono la “quiche lorraine“, il “foie gras” e moltissime preparazioni a base di carne come il “baeckenoffe” – stufato di manzo e agnello con verdure – il “carbonnade de boeuf à la flamande” – manzo cotto nella birra – e il “coq au riesling” – gallo cotto nel vino bianco alsaziano.

Spesso vedrete gli Alsaziani mangiare una portata che sembra ricordare la nostra pizza, sto parlando della “tarte flambée“, detta anche “Flammkuchen“, una specie di pizza bianca molto sottile e croccante che viene condita tradizionalmente con panna acida e formaggio bianco, cipolle e pancetta (ma ci sono anche altri modi per condirla). Provatela senza pregiudizi perché è stata davvero una bella scoperta.

Ovviamente non potete non assaggiare in Alsazia i famosissimi “Bretzel“, anche qui molto diffusi e particolarmente gustosi. Infine, tra i dolci vi suggerisco la “tarte alsacienne” una tortina alla crema con frutta locale.

L’Alsazia è anche una grande produttrice di vino e di birre artigianali. Da provare i vini bianchi freschi e leggeri come il “Pinot Noir” – tipico della zona di Strasburgo – e le birre prodotte dalle birrerie indipendenti, tra cui la Fischer e la Meteor. La Meteor la troverete ovunque a Strasburgo e quella più diffusa è una birra pilsner non pastorizzata, ottima da accompagnare alla “tarte flambée“.

Gita di un giorno a Colmar

Avendo a disposizione un giorno in più, si può prendere in considerazione l’idea di fare una gita di un giorno a Colmar, un’altra pittoresca cittadina alsaziana nota per il suo centro storico ben conservato e gli edifici colorati. Il villaggio di Colmar è a circa un’ora da Strasburgo e i treni sono piuttosto frequenti. I colori pastello delle sue case a graticcio – che sembrano uscire da un film d’animazione di Walt Disney – vi faranno innamorare.

Colmar | © Serena Annese
Colmar | © Serena Annese

La cittadina di Colmar nel periodo natalizio acquista un ulteriore fascino, quando le sue stradine si illuminano di una magia particolare, ricolme di decorazioni natalizie e calde lucine. Inoltre, non dimenticate di provare i tipici breztel al formaggio, un’autentica delizia.

Questo itinerario di due giorni consentirà di esplorare i tesori storici e culturali di Strasburgo. Cosa aspettate a partire alla volta di Strasburgo?!

Conoscevate già Strasburgo? L’avete già visitata o lo farete presto? Fatemelo sapere qui nei commenti, oppure sulla mia pagina Instagram!

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