Top
  >  In giro per l'Europa   >  Francia   >  Alvernia-Rodano-Alpi   >  Annecy in 2 giorni: tra paesaggi fiabeschi, storia e buon cibo
Cosa fare e cosa vedere ad Annecy in 2 giorni. Le attrazioni più importanti da visitare ad Annecy per vivere un weekend perfetto in questo villaggio francese ai piedi delle Alpi, bagnato dalle acque del “Lago più pulito d’Europa”.

Un lago cristallino, montagne a fare da cornice e una sensazione di limpida freschezza. Annecy è una piccola cittadina nel dipartimento di Haute-Savoie – nella regione Auvergne-Rhône-Alpes – bagnata dalle acque del lago omonimo, considerato il più pulito d’Europa, adagiato ai piedi delle Alpi.

Non è facile descrivere la poesia di questo incantevole borgo, perché solo passeggiando fra le sue strade si possono apprezzare appieno la bellezza di Annecy, il suo centro storico medievale con le abitazioni in pietra, il fiume Thiou che attraversa adagio la città separandosi in due canali – Le Port e Le Canal du Vassé la sua atmosfera rarefatta e rilassata, rotta solo dal vociare dei bambini e la cordialità delle persone che abitano questo angolo fiabesco di Francia.

Vista su Lac d’Annecy | © Serena Annese
Rue Grenette | © Serena Annese

Cathédrale di Saint-Pierre: gioiello gotico tra le Alpi Francesi

Sveglia di buon’ora per iniziare a scoprire gli angoli di Annecy. Raggiungiamo Port Sainte Claire – nota anche come “Torre dell’orologio” o “Passage Nemours” – è il monumento più antico e uno degli storici accessi alla città. È da qui che ha inizio il primo giorno ad Annecy.

Qualche scatto in Place Sainte Claire – una piccola piazzetta, la cui forma ricorda un anfiteatro e su cui si affacciano edifici storici – e si percorre la “rue” omonima che conduce fino al cuore del centro storico. 

Lungo Rue Sainte Claire si possono ammirare i caratteristici edifici con basse arcate al piano terra e abitazioni ai piani superiori, oltre a numerosi negozi e ristoranti. Qui si trova la boulangerie artisanale Marmillon(Rue Sainte-Claire, 11) ideale per una veloce ma deliziosa colazione con una tarte au citron o con gli altri dolci della tradizione francese.

Place Sainte Claire | © Serena Annese
Tarte au citron della boulangerie artisanale Marmillon”| © Serena Annese


Proseguiamo per imboccare Rue Grenette – una delle vie più pittoresche di Annecy con le facciate delle case caratterizzate da colori pastello – dove entriamo nella bellissima Cathédrale Saint-Pierre. L’edificio risale al 1535, quando fu costruito come chiesa francescana, divenendo ben presto la cattedrale dei vescovi di Ginevra, che giunsero nella cittadina per fuggire dalla Riforma Protestante. Solo nel 1822 divenne ufficialmente la cattedrale della diocesi di Annecy.

Facciata della Cathédrale Saint-Pierre | © Serena Annese
Interni della Cathédrale Saint-Pierre | © Serena Annese

La facciata – costruita in un secondo momento in pietra – presenta delle forme che ricordano molto quelle ascrivibili al Rinascimento Italiano, con una divisione in tre sezioni verticali, mentre nella zona inferiore si aprono tre portali sormontati da altrettanti timpani triangolari e 2 finestre ad arco. La zona superiore è occupata da uno splendido rosone con un frontone triangolare e una croce. Gli interni della cattedrale seguono uno stile più gotico con una divisione in 3 navate e un pulpito ligneo sorretto da un’aquila.

Indirizzo: 8 Rue Jean-Jacques Rousseau, 74000 Annecy, Francia
Orari: è aperta tutti i giorni dalle 7:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle 19:00; in inverno chiude alle 18:00.
Biglietto: ingresso gratuito

Palais de l’Ile: lo storico edificio dalle mille vite

Si torna indietro su Quai de l’Île, dove adagiato sul piccolo fiume Thiou, si trova l’insolito Palais de l’Ile, lo scorcio più famoso di Annecy. Un piccolo edificio medievale del 1132 edificato su un’isola naturale e che dall’inizio del Novecento è stato classificato “Monumento Storico”.

Nel corso dei secoli Palais de l’Ile ha avuto diverse funzioni, costruito in origine come piccola roccaforte per i nobili e i conti dell’epoca, fu acquistato nel XIII secolo dalla famiglia De Gineve e poi dai Monthoux. Nel XVI secolo divenne sede della Zecca, poi prigione e tribunale e ancora un manicomio. Nel corso della Seconda Guerra Mondiale fu utilizzato nuovamente come carcere e divenne noto tragicamente per essere stato usato dai nazisti per rinchiudere molti partigiani.

Veduta su Palais de l’Ile | © Serena Annese
Le cucine di Palais de l’Ile | © Serena Annese

Dopo un importante restauro, l’edificio oggi ospita al suo interno il museo cittadino e in particolare il “Centro d’interpretazione dell’architettura e del patrimonio”, dedicato alle vicende storiche della città. Inoltre, vengono organizzate frequentemente mostre sull’architettura e sul patrimonio della città.

La struttura di Palais de l’Ile è molto particolare, ha una forma triangolare con il vertice verso il lago; dall’alto sembra ricalcare il profilo di una nave, nonostante sia un’insieme di edifici tra loro comunicanti con una piccola cappella ortodossa. Al suo interno si possono visitare le antiche celle – che conservano ancora le iscrizioni lasciate dai prigionieri sui muri nel corso della Seconda Guerra Mondiale – e la vecchia cucina con un piccolo orto.

Indirizzo: 3 Pass. de l'Île, 74000 Annecy, Francia
Orari: aperto da giugno a settembre tutti i giorni dalle 10:30 alle 18:00 e da ottobre a maggio tutti i giorni dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle 17:00. Chiuso il martedì e in occasione di alcune festività. Per ulteriori dettagli consulta il sito: https://musees.annecy.fr/
Biglietto: il biglietto intero è di 4€ (5€ a luglio e agosto), ma esiste un biglietto combinato con lo Château d’Annecy di 8€ (9€ a luglio e agosto).

Château d’Annecy: tra storia e strane creature

Non resta che oltrepassare le alte mura dell’edificio che sorveglia dall’alto il piccolo villaggio di Annecy, il castello del XIII secolo, un tempo dimora dei Conti di Ginevra e nel 1424 dei duchi di Savoia-Nemours. La sua struttura originaria è realizzata su modello dei castelli francesi, ma presenta alcune modifiche apportate nei secoli successivi, in particolare tra il XV e il XVI secolo e dopo la Seconda Guerra Mondiale, quando fu trasformato in una caserma militare. Oggi è sede del piccolo museo etnografico e d’arte popolare di Annecy.

Château d’Annecy | © Serena Annese
Panorama dallo Château d’Annecy | © Serena Annese


Lo Château d’Annecy è stato eretto sul monte Semoz a 470 metri di altitudine ed è racchiuso da un perimetro di mura poligonali. Si compone di diversi corpi di fabbrica. La “Torre quadrata della Regina” è alta 38 metri ed è l’elemento più antico giunto a noi, “l’Antico Logis” è un edificio rettangolare che al piano nobile presenta la “Grande Salle” utilizzata per le cerimonie e incorniciata da 2 torri – quella di Saint Pierre della metà del XV secolo e quella di Saint Paul della fine del XIV secolo. La torre di Saint Pierre è l’unica ad avere conservato le merlature e le caditoie originali; mentre la torre di Saint Paul è nota anche come “Torre degli Specchi”, perché durante il XV secolo Amedeo VIII vi fece collocare una grande specchiera per controllare i movimenti dei nemici.

Proseguiamo per entrare nel “Logis Nemours” è un’altra area residenziale della metà del XVI secolo fatta costruire da Charlotte d’Orléans Longueville, dove si trova la “Stanza dei Cervi” con un fregio dipinto. Il “Logis Perrière” presenta una torre alta 33 metri risalente alla metà del XV secolo, che fu edificata al posto dell’antico mastio distrutto da un incendio. Infine, il “Logis Neuf”, probabilmente uno degli edifici più trasformati del castello; la facciata nord è stata completamente ricostruita dopo una serie di frane e crolli nel XIX secolo. 

Château d’Annecy | © Serena Annese
Château d’Annecy | © Serena Annese

Le sorprese non finiscono qui. All’interno delle sale dello Château d’Annecy si trova un’insolita esposizione sulle “Sirene del lago di Annecy con fotografie e resti di scavi. Ovviamente non si tratta di vere sirene, ma di un’assemblaggio creato nel 2008 dal fotografo e artista concettuale Joan Fontcuberta.

L’opera di Fontcuberta – a cui si aggiungono fonti sul presunto ritrovamento dei fossili e foto dell’avvenimento – vuole indagare l’affidabilità della fotografia come mezzo di comunicazione della realtà e la nostra inclinazione a credere fedelmente a ciò che vediamo senza metterlo in discussione. Perché le sirene? Joan Fontcubert parla di sirene proprio per la grande presenza di queste creature nel folklore sabaudo.
La
visita allo Château d’Annecy si conclude raggiungendo il terrazzo da cui si può ammirare un magnifico panorama sul centro storico e sul lago cristallino.

Indirizzo: Pl. du Château, 74000 Annecy, Francia
Orari: il castello è aperto da lunedì a domenica dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle 17:00. Ultimi ingressi 45 minuti prima della chiusura. Chiuso il martedì. Per ulteriori dettagli consulta il sito: https://musees.annecy.fr/
Biglietto: il biglietto intero è di 6,50€ (7€ a luglio e agosto), ma esiste un biglietto combinato con il Palais de l’Île di 8€ (9€ a luglio e agosto).

Jardins de l’Europe

Tra una visita e l’altra, è arrivato il momento di un pranzo veloce, così ci dirigiamo verso Tête de Cochon(Rue Sainte-Claire, 5) , un locale rustico con pochi posti a sedere – per questo motivo quasi sempre pieno – ideale per poter gustare ottimi taglieri di formaggi e salumi locali. 

Il resto del pomeriggio lo dedichiamo a passeggiare lungo i piccoli viali dei “Jardins de l’Europe” , un grande parco alberato che ospita piante secolari con oltre 600 alberi tra pini neri e sequoie giganti proprio sulle sponde del lago di Annecy.

I giardini furono progettati nel 1863 in un’area caratterizzata in precedenza da un’insieme di piccoli isolotti paludosi, che in passato erano riservati ai malati contagiosi. Dal XIX secolo, la zona fu bonificata, dando vita ai romantici giardini vista lago che si possono ammirare oggi. Nel centro dei giardini c’è la statua di Claude Louis Berthollet – l’ingegnere chimico che inventò la candeggina – e sulla sponda del lago si trova una massiccia meridiana in pietra.

Canal du Vassé | © Serena Annese
Pont des Amours | © Serena Annese

Accanto ai Jardins de l’Europe si trova “Pâquier” – un prato verde di 7 ettari con una splendida vista sul lago e sulle montagne – che si raggiunge attraverso una piccola passerella in ferro, il “Pont des Amours”. Il piccolo ponte ad un’unica arcata – che attraversa il Canal du Vassé – fu realizzato in origine nel 1858 con una struttura a 3 arcate, ma essendo troppo stretto per i pedoni e troppo basso per permettere il passaggio delle imbarcazioni, fu riprogettato in ferro. L’attuale ponte fu poi inaugurato nel 1907. 

Sull’origine del nome del ponte ci sono diverse teorie. La prima è che questo sarebbe il luogo in cui i cigni si incontrano durante la stagione degli amori; mentre la seconda ipotesi deriverebbe da un’antica tradizione secondo cui gli innamorati che si baciano sul ponte rimarranno legati per sempre.

Rue Sainte-Claire | © Serena Annese
Raclette del ristorante “Le Fréti” | © Serena Annese

Il primo giorno ad Annecy sta per finire, ma non prima di una cena da Le Fréti (Rue Sainte-Claire, 12). Un delizioso ristorante di cucina regionale in un ambiente confortevole e tradizionale, nato come una naturale prosecuzione del caseificio aperto nel 1973 da Michel Collomb. Qui l’ingrediente principe è il formaggio servito in modi diversi, ma la più spettacolare è senza dubbio la “raclette”, portata al tavolo e riscaldata utilizzando una struttura in ferro dalla tipica forma a mezza luna, su cui vengono collocate le forme di formaggio, per poi farle sciogliere lentamente. Raclette de Savoie IGP – l’opzione più classica che prevede del formaggio con latte crudo – Tomme de montagne, Bleu de Gex AOP e Morbier AOP, queste sono solo alcune delle tipologie di formaggio disponibili per la raclette. Le Fréti è uno dei ristoranti più famosi ad Annecy, quindi è consigliabile prenotare in anticipo.

Il colorato mercato di Annecy

Dopo una buona colazione, può avere inizio il secondo giorno ad Annecy, che sarà dedicato interamente al relax in riva al lago. Prima di raggiungere le spiagge, ci fermiamo per ammirare il coinvolgente mercato cittadino – che anima Place Georges Volland e Rue Sainte-Claire il martedì, il venerdì e la domenica dalle 7:00 alle 13:00.

É difficile non essere attratti dall’aroma del caffè, dai profumi dei formaggi locali e dai colori brillanti della frutta e della verdura disposta con grande precisione sui diversi banconi del mercato. Qui si possono acquistare alimenti bio, salumi, torrone, olive, sidro e diverse varietà di miele. Non solo prelibatezze, tra le strade di Annecy si possono trovare delle buone offerte anche per vestiti, accessori, fiori e interessanti pezzi d’antiquariato.

Mercato cittadino ad Annecy | © Serena Annese
Mercato cittadino ad Annecy | © Serena Annese

Il lago più pulito d’Europa: Lac d’Annecy

È arrivato il momento di rilassarsi, ammirando le acque cristalline del Lago di Annecy. Alimentato anche dalle acque del fiume Thiou, questo splendido specchio d’acqua ha un’origine glaciale, una profondità di circa 80 metri e una superficie totale di oltre 27 km². È considerato uno dei laghi più puliti e incantevoli d’Europa, con la sua acqua color topazio in cui si riflettono le montagne del “Massif des Bauges.

Le sue acque cristalline e le sue numerose spiagge private e pubbliche fanno di Annecy una destinazione ideale per chi è alla ricerca di relax o di attività e sport acquatici. Tra le spiagge più frequentate ci sono: la plage di Annecy-le-Vieux, la plage de l’Impérial, la plage de Saint-Jorioz – con trampolino e pontili – la plage de Talloires e la plage de Menthon Saint-Bernard, con parco giochi e campi da pallavolo e di bocce.

Lac d’Annecy | © Serena Annese
Lac d’Annecy | © Serena Annese

All’interno del lago, si trova un isolotto artificiale ricco di vegetazione – l’unica isola presente – denominato “Ile des Cygnes“- ‘isola dei cigni’. L’accesso è però vietato al pubblico. L’isolotto si è formato nel 1854 in seguito al drenaggio del fiume Thiou eseguito per facilitarne la navigazione. Il nome deriva da un dono fatto nel 1857 dalla città di Ginevra e nel 1858 dalla casata dei Savoia alla città di Annecy: due coppie di cigni che fecero il loro nido proprio sull’isolotto e ancora oggi potrete ammirare questi bellissimi uccelli – ma anche altri uccelli – tra la fitta vegetazione del lago.

Annecy è la meta ideale anche per gli amanti degli sport, qui si praticano numerose attività dalle immersioni, alla barca a vela, allo scii nautico e molto altro; senza dimenticare le bellissime gite in battello.

Ile des Cygnes | © Serena Annese
Lac d’Annecy | © Serena Annese

Saucisse Savoyarde, Raclette, Tartiflette e Fondue sono alcune delle specialità savoiarde che si possono gustare presso il ristorante “Le Zinc à Raoul” (Rue du Pont Morens, 11). Così in una cornice tradizionale e briosa, dove l’attenzione agli ingredienti stagionali e locali è al primo posto, si conclude il secondo e ultimo giorno ad Annecy.

Annecy, con il suo lago cristallino e le montagne che si riflettono nelle sue acque, è molto più di una semplice destinazione turistica: è un rifugio per l’anima. In due giorni si può scoprire la bellezza intramontabile del centro storico, perdersi nei vicoli colorati e nei mercati profumati e lasciarsi incantare dalla maestosità dello Château d’Annecy . Si possono trascorrere ore placide passeggiando lungo le rive del lago o avventurarsi in barca. E mentre il sole tramonta, tingendo il cielo di calde sfumature, si comprende che Annecy non è solo un luogo da visitare, ma un’esperienza da vivere. Tornare alla quotidianità dopo aver vissuto questa magia lascia nel cuore un desiderio sottile: quello di tornare, un giorno, e lasciarsi nuovamente abbracciare dalla serenità senza tempo di Annecy.

Annecy e le sue specialità

La Savoia e l’Alta Savoia sono dei grandi produttori di diverse varietà di formaggi come BeaufortChevrotinTomme de Savoie e Reblochon. Non è un caso che alcune delle specialità della zona siano la “Raclette” – un delizioso piatto a base di formaggio fuso spesso accompagnato da cetrioli, patate lesse o cotte al cartoccio, salumi e cipolline sottaceto – e la famosa “Fondue”. La gastronomia di Annecy è un viaggio sensoriale che celebra i sapori autentici della Savoia. Ogni piatto racconta storie di tradizione e territorio: il profumo avvolgente dei suoi formaggi locali o la tartiflette, un delizioso pasticcio di patate, pancetta e Reblochon.

E poi c’è il vino, il prezioso nettare dei vigneti alpini: il rinfrescante e fruttato vino prodotto nella regione vitivinicola di “Apremont“, perfetto per accompagnare i piatti di montagna o il raffinato “Roussette de Savoie“, con le sue note di fiori bianchi e agrumi. Meritano una menzione anche le birre artigianali locali da provare da “Bieronomy Sainte-Claire” (Rue Sainte-Claire, 14) una piccola birreria dove vengono proposte diverse tipologie.

Tagliere del ristorante “Tête de Cochon” | © Serena Annese
Tartiflette del ristorante “Le Zinc à Raoul” | © Serena Annese


Dove dormire ad Annecy

Per un’immersione autentica nell’atmosfera di Annecy l’alloggio ideale è la “Maison de Charmoisy” – dal nome del proprietario cinquecentesco, Claude de Charmoisy. Si tratta di un’abitazione appartenuta alla nobiltà locale tra la fine del Medioevo e gli inizi del Seicento con una doppia facciata, una affrescata di verde con un portone in pietra che si affaccia sui vicoli cittadini, mentre la seconda in pietra si apre direttamente sul corso del fiume Thiou.

Dopo aver varcato il portone si raggiunge un affascinante cortile interno su cui si affacciano diversi ambienti e le strutture di servizio. La proprietaria Cécile è MERAVIGLIOSA, gentile e un vulcano di energia. Il modo in cui ha arredato l’appartamento è delizioso e rappresenta appieno il suo estro creativo.

Maison de Charmoisy | © Serena Annese
Maison de Charmoisy | © Serena Annese

Conoscevate già Annecy? L’avete già visitata o lo farete presto? Fatemelo sapere qui nei commenti, oppure sulla mia pagina Instagram!

post a comment