Palazzo Bonaparte celebra l'arte enigmatica di Maurits Cornelius Escher. L'evento imperdibile offre una panoramica sul percorso artistico dell'iconico pittore del XX secolo, con un focus speciale sul periodo trascorso in Italia e a Roma.
Roma è sempre stata un crocevia di arte, cultura e storia, attraendo con le sue radici pittori, poeti e intellettuali. È stato questo fascino magnetico a catturare l’attenzione dell’iconico Maurits Cornelius Escher, uno degli artisti più enigmatici del XX secolo a cui è dedicata la mostra attualmente in corso presso le sale di Palazzo Bonaparte.
La mostra “Escher” è una perfetta immersione nel percorso artistico del pittore ed offre al visitatore una visione d’insieme sui primi passi dell’artista nel suo universo giocoso e illusionistico, con una particolare attenzione al periodo che trascorse in Italia e nello specifico a Roma.
Indice
La vita di Escher: oltre l’illusione
Maurits Cornelis Escher è stato un genio dell’arte e della percezione visiva. Attraverso le sue opere ha condotto gli osservatori in mondi in cui la realtà si piega e si contorce in modi apparentemente impossibili. Le sue incisioni e litografie sono intricate rappresentazioni di impossibilità geometriche, illusioni ottiche e prospettive ingannevoli, servendosi di regole di matematica e fisica.
La sua abilità principale si esprime nel saper indurre gli spettatori a riflettere sulle ambiguità della percezione e sulla relatività della realtà. Osservare le sue opere sfida costantemente la nostra mente, che si ritrova ad esplorare il confine insito tra ciò che è possibile e ciò che non lo è.
Inquieto, riservato e indubbiamente geniale, Escher ha unito nelle sue creazioni l’arte alla matematica, alla geometrica, alla fisica e perfino al design dando origine ad un unicum nella storia dell’arte.
Un’esperienza immersiva a Palazzo Bonaparte
La mostra, ospitata in uno dei palazzi storici della Capitale, Palazzo Bonaparte, propone una precisa selezione di opere che raggruppano l’intera carriera di Escher dai suoi primi esperimenti grafici a quelli più illusionistici e geometricamente intricati.
Il primo e il secondo piano di Palazzo Bonaparte, a luci soffuse accolgono oltre 300 opere dell’artista olandese in una mostra che si concluderà il 1 aprile e organizzata dopo circa 100 anni dalla sua prima visita a Roma, avvenuta nel 1923.
Un percorso espositivo che si snoda attraverso 8 sezioni, dai primi passi profondamente influenzati dall’Art Nouveau, al suo soggiorno a Roma dal 1923 al 1935. Escher visse per ben 12 anni al civico 122 di via Poerio nel quartiere di Monteverde Vecchio ed è da qui che ebbero inizio i suoi studi visivi sulla città, impressi in spettacolari scorci xilografici, come nella serie “Notturni Romani” del 1934.
In una delle prime sale è stato ricostruito lo suo studio che Escher aveva a Baarn in Olanda, ricco di oggetti particolari con cui l’artista olandese svolgeva i suoi studi e dava origine agli intricati giochi illusionistici nelle sue opere. Strumenti come il suo cavalletto portatile con cui l’artista realizzò alcuni paesaggi immortalati in Italia.
Attraverso le sale di Palazzo Bonaparte si ha modo di osservare i lavori di tassellatura, una tecnica che prevede l’infinita ripetizione di figure geometriche incastrate perfettamente tra loro e senza creare spazi vuoti.
La sezione dedicata alla “metamorfosi” mostra un artista che proprio partendo da figure astratte è in grado di generare forme animate in una perpetua generazione ottica, suddividendo il piano all’infinito.
Escher indaga sempre più nel profondo i possibili giochi illusionistici e la deformazione dello spazio così come viene percepito dall’occhio umano. Giunge così a studiare le superfici riflettenti e la loro capacità di restituire un’immagine vera o distorta, come nella famosa litografia “Mano con sfera riflettente” del 1935, dove la sfera viene tenuta in mano proprio dall’artista, riflettendo lo spazio circostante e lo stesso Escher. L’uomo è al centro dell’universo.
Le ultime sezioni raggruppano i lavori svolti su commissione e soprattutto il grande e profondo impatto che la sua arte ha avuto a partire dagli anni ’50 influenzando musicisti, artisti e il cinema. Nella penultima sala uno schermo proietta serie tv e film che hanno omaggiato la sua arte illusionistica.
La personale “Escher” si presenta per alcuni aspetti anche interattiva, proponendo installazioni con cui i visitatori possono quasi accedere e varcare il confine invisibile tra il mondo reale e quello illusionistico generato dal genio artistico di Escher. Varcando una delle ultime sale si entra in un ambiente fatto di specchi su cui vengono proiettate figure geometriche che ricordano quelle dell’artista olandese, generandosi e modificandosi all’infinito.
“Escher” è organizzata da Arthemisia in collaborazione con la M. C. Escher Foundation e Maurits ed è curata da Federico Giudiceandrea – uno dei più importanti esperti di Escher al mondo – e Mark Veldhuysen, CEO della M.C. Escher Company.
La mostra offre un viaggio attraverso le illusioni e le prospettive impossibili di Escher, svelando il genio creativo dietro le sue opere iconiche. Se siete amanti di questo enigmatico artista, la mostra è un imperdibile tuffo nel suo irreale e meraviglioso mondo.
Avete già visitato “Escher” in mostra a Palazzo Bonaparte a Roma o lo farete presto? Fatemelo sapere qui nei commenti, oppure sulla mia pagina Instagram!
Informazioni Utili
Indirizzo: Piazza Venezia, 5, 00186 Roma (RM).
Orari: Aperta dal 31 ottobre 2023 al 1 aprile 2024 dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 19:30 e sabato e domenica dalle 9:00 alle 21:00. L’ultimo ingresso è un’ora prima della chiusura. Il weekend è fortemente consigliata la prenotazione online del biglietto.
Biglietti: 16€ l’intero / 15€ il ridotto. Per le condizioni di riduzione o gratuità del biglietto consultare il sito ufficiale.
Sito web: https://www.mostrepalazzobonaparte.it/mostra-escher.php
Come arrivare: Prendere le linee degli autobus: 160, 170, 46, 51, 64, 80, 87 e H.