
Polperro: incantevole borgo marinaro della costa meridionale inglese
Guida per visitare Polperro. Itinerario di un giorno nel pittoresco villaggio della Cornovaglia.
Tra i tanti villaggi che si distribuiscono lungo la costa meridionale inglese, Polperro si presenta come uno dei più incantevoli della Cornovaglia. Grazie alla sua posizione scenografica – lungo la foce del fiume Pol e avvolta dalle scogliere che abbracciano l’oceano – e al suo delizioso porto naturale, è una delle mete estive più amate della regione.
Qui la storia sembra essere scritta dall’oceano e dalle sue profonde sfumature, in perfetto contrasto con il bianco brillante delle basse case, disseminate tra gli stretti vicoli acciottolati o aggrappate ai pendii che proteggono le spalle del borgo. Un magico gioco di riflessi che si accende alle prime ore del giorno e al tramonto, quando la superficie dell’acqua inizia a brillare, trasformando le piccole barche ormeggiate, come tante graziose lucciole.
Indice
Cenni storici su Polperro
Il nome del pittoresco villaggio della Cornovaglia deriva probabilmente dalla lingua cornica: “Pol” richiama il fiume che attraversa il villaggio, mentre “Porthpyra” significa “Porto di Pyra”, forse un antico abitante o una figura leggendaria. Questo piccolo borgo marinaro appare per la prima volta nei registri del maniero di Raphael, citato nel celebre “Domesday Book”. Già dal XII secolo, Polperro fiorì come porto commerciale, ma fu nel XVIII secolo che il suo nome si intrecciò indissolubilmente con le ombre del contrabbando.
Le scogliere frastagliate e le calette nascoste offrivano rifugi perfetti per i contrabbandieri che, al calar della notte, scaricavano barili di brandy, casse di tè e rotoli di tabacco, sfidando le tasse imposte dalla corona britannica. Tra loro, spicca la figura di Zephaniah Job, noto come il “Contabile dei Contrabbandieri”, che annotava meticolosamente gli arrivi e le partenze delle barche. Quando morì, gli abitanti tentarono di distruggere i registri, ma parte di essi sopravvisse ed oggi sono il tesoro principale del piccolo museo locale.



Il contrabbando non riguardava solo beni di lusso: il sale, indispensabile per conservare le sardine pescate in abbondanza, divenne un prodotto ricercato quando Londra ne aumentò le tasse per finanziare le guerre con la Francia. Le barche partivano alla volta delle coste francesi, tornando cariche di botti e sacchi da nascondere in grotte e cunicoli scavati sotto il villaggio. Leggende ancora narrano di passaggi segreti che collegavano le case al porto.
Cosa vedere a Polperro
Man mano che ci si avvicina al cuore di Polperro, le case distribuite lungo la valle cedono il passo a un intricato labirinto di vicoli e scalinate modellate dal vento e dalla salsedine. Qui il paesaggio si riempie di antiche case bianche con finestre dai colori vivaci, giardini fioriti, intimi cortili, negozietti di artigiani locali e piccoli mulini ad acqua, alimentati da fiume Pol.
Polperro invita a perdersi in questo dipinto. Nel cuore del villaggio, la Shell House cattura l’attenzione con la sua facciata interamente decorata da conchiglie bianche, applicate una ad una dal pescatore Samuel Puckey negli anni ’30. Un omaggio silenzioso al mare, che qui è l’anima stessa del borgo.
L’aria si fa via via salmastra, al richiamo dei gabbiani che volano tra i tetti spioventi. Proseguendo si giunge al porto, che ricorda l’immagine di un’antica cartolina, con barche colorate che galleggiano placide nella baia – o adagiate sulla sabbia durante la bassa marea.
L’identità di Polperro è custodita proprio nella sua storia marittima, che scandisce ancora i ritmi quotidiani dei pescatori del paese. Proprio lungo il piccolo molo, si trova il Museo del Contrabbando e della Pesca, dedicato al passato avventuroso del borgo e pochi passi, un sentiero costiero conduce alla Chapel Pool, una piscina naturale incastonata tra le rocce, con la leggendaria grotta di Willy Wilcox come sfondo, un tempo rifugio dei contrabbandieri.



Proseguendo lungo la scogliera, il South West Coast Path regala panorami mozzafiato: a est, verso Looe, si incontrano baie silenziose e spiagge nascoste che emergono con la bassa marea; a ovest, il sentiero si fa più impervio ma ricompensa i camminatori con viste spettacolari e calette segrete come Lansallos e Lantivet Bay.
Polperro è un luogo da assaporare con lentezza, fermandosi in una delle tea room o in uno dei pub che si affacciano sul porto. Tra questi c’è lo storico pub “Blue Peter Inn” (Quay Rd, Polperro). Un locale accogliente, che offre diverse alternative tra birra e sidro. Qui da non perdere è l’aperitivo di mare, che include un piccolo assaggio del famoso granchio, specialità della Cornovaglia.
In alternativa, c’è “The Tree Pilchards” (Quay Rd), che propone non solo deliziosi piatti a base di pesce, ma anche delle opzioni vegane.
Cosa mangiare a Polperro
Oltre per la sua bellezza pittoresca, è il richiamo del mare a definire l’anima di Polperro, anche nei piatti che arrivano in tavola. La tradizione marinara qui è ancora viva: il porto è animato dalle barche dei pescatori, che rientrano cariche di sardelle argentee, una specialità locale della famiglia delle aringhe. Ogni pub e ristorante del villaggio rende omaggio a questo legame con l’oceano, proponendo menù che celebrano l’autenticità dei prodotti locali.



I pub storici a conduzione familiare si mescolano a ristoranti contemporanei, dando vita ad un panorama gastronomico variegato. Non perdete l’occasione di gustare un croccante fish and chips in uno dei pub locali o le altre specialità locali, come i piatti a base di granchio, molto rinomato in zona.
Come raggiungere Polperro
Per chi giunge dall’Italia, la soluzione ideale è atterrare all’aeroporto di Bristol e noleggiare un auto; scelta non solo pratica, ma essenziale per esplorare la Cornovaglia in totale libertà. Una volta giunti a Polperro, troverete un parcheggio sulla collina, prima dell’ingresso pedonale al villaggio. Il consiglio è quello di avere con sé le monete, in quanto non sempre le macchinette accettano la carta.
Una seconda opzione è quella di arrivare in treno – sempre dalla stazione di Bristol. In questo caso, la stazione più vicina è quella di Looe, da cui si può proseguire in autobus, prendendo la linea 73, che giunge fino a Polperro.
Quando andare a Polperro
Polperro si anima di vita principalmente – e per certi versi eccessivamente – nei mesi estivi, quando le stradine acciottolate si riempiono di turisti. Se si preferisce assaporare la quiete e l’autenticità del villaggio, il momento ideale per esplorarlo è tra la fine della primavera e l’inizio dell’autunno. In questi periodi, la Cornovaglia si mostra nel suo splendore più intimo, illuminandosi con colori poetici. Così, è possibile scoprire Polperro nel suo equilibrio perfetto: abbastanza silenziosa per sentirne l’anima, abbastanza viva per assaporarne l’essenza.
In ogni caso, meglio visitarla prima che l’inverno porti con sé la calma assoluta, quando molte botteghe e le principali attrazioni chiudono i battenti per i mesi più freddi.
Conoscevate già il borgo marinaro di Polperro? L’avete già visitato o lo farete presto? Fatemelo sapere qui nei commenti, oppure sulla mia pagina Instagram!