Top
  >  Lifestyle   >  Alphonse Mucha a Firenze: l’eleganza dell’Art Nouveau nella culla del Rinascimento
Firenze celebra l'Art Nouveau con una mostra dedicata ad Alphonse Mucha, ospitata nelle storiche sale del Museo degli Innocenti, visitabile fino al 7 aprile. 

Firenze, con la sua ricca storia artistica e culturale, sta ospitando un’interessante mostra dedicata all’Art Nouveau e ad uno dei suoi principali esponenti, Alphonse Mucha

La mostra dedicata al celebre artista è ospitata nelle sale del “Museo degli Innocenti”, realizzato nel 1419 su progetto di Filippo Brunelleschi per accogliere i bambini rimasti orfani. Nella sale di questa magnifica architettura, la mostra “Alphonse Mucha. La seduzione dell’Art Nouveau” sarà visitabile fino al 7 aprile. 

Alphonse Mucha e la nascita dell’Art Nouveau

Alphonse Mucha è stato un artista ceco – patriota e sostenitore della libertà dei popoli slavi – considerato il padre del movimento artistico dell’Art Nouveau

Nel corso della sua formazione, fu il suo trasferimento a Parigi nel 1887 a fargli incontrare il successo, in particolare l’incontro con la bellissima e talentuosa attrice Sarah Bernhardt. L’attrice, dopo avergli commissionato un manifesto per promuovere la commedia teatrale “Gismonda”, rimase affascinata dalla pittura di Mucha e decise di proporgli un contratto in esclusiva della durata di 6 anni, nel corso dei quali il pittore realizzò per lei costumi, gioielli e scenografie.


Alphonse Mucha, Poster for ‘Nestlé’s Food for Infants’, 1897 | © Serena Annese

Alphonse Mucha, Poster for ‘La Dame aux Camélias’, 1896 | © Serena Annese

Ebbe inizio così il periodo di maggiore notorietà di Mucha, grazie al suo modo di rappresentare le donne in pose eleganti, immerse in sfondi lussureggianti con fiori dalle linee sinuose. Era nata l’Art Nouveau in un momento – quello della Belle Époque – in cui Parigi era considerata il fulcro del mondo dell’arte

Le “donne di Mucha” restituirono una nuova immagine al femminile, che rivendicava il diritto di libertà e dignità in un’epoca più moderna. Mucha nel realizzare questo universo pittorico era influenzato dai preraffaelliti, dalle xilografie giapponesi e dall’osservazione scientifica della natura, in cui l’artista individua e analizza le forme armoniose degli elementi naturali, rendendoli delle lenti attraverso cui poter narrare il mondo con proporzioni più equilibrate. 

Il suo stile raffinato e decorativo – spesso ispirato a temi mitologici, simbolici e naturali – attirò l’attenzione anche di molte aziende che facevano a gara per affidargli la pubblicità dei propri prodotti. Si diffusero così le famose campagne pubblicitarie realizzate da Mucha come quella del cioccolato Nestlé, dello Champagne Moët & Chandon, di biscotti, profumi e gioielli. Lo stile dell’artista ceco invase anche manifesti teatrali, moda, design d’interni e illustrazioni esaltando la potente bellezza delle sue modelle tra sacro e profano. 


Alphonse Mucha, Poster for ’Gismonda’ , 1894 | © Serena Annese

Alphonse Mucha, Amants, 1895 | © Serena Annese

A Parigi, Mucha era rinato e aveva dato vita ad uno nuovo stile artistico e pittorico; la Francia gli aveva regalato tanto e lo affascinava in ogni suo aspetto, proprio come la terra bretone che lui racchiuse in numerosi schizzi di paesaggi e abiti tradizionali. Fu proprio osservando la cultura bretone – in cui riconobbe forti affinità con quella ceca – che però prese una decisione, quella di tornare nella sua terra d’origine e nel 1910 si trasferì a Praga. 

Il trasferimento a Praga sancì l’inizio di una nuova fase del suo processo creativo, quando Mucha iniziò a dedicarsi ad un’opera maestosa composta da ben 20 tele di grandi dimensioni. Ebbe così inizio l’Epopea Slava”, un progetto a cui il pittore si dedicò per circa 20 anni e con cui raccontò gli avvenimenti fondamentali della storia e della politica slava. 

Il suo obiettivo era quello di creare un’opera in grado di spingere il popolo slavo ad imparare dal passato, progredendo verso una condizione di maggiore libertà.
Mucha morì a Praga nel 1939. 


Alphonse Mucha. La seduzione dell’Art Nouveau” presso il Museo degli Innocenti a Firenze | © Serena Annese

Alphonse Mucha, Rêverie, 1898 | © Serena Annese

Un viaggio nell’Art Nouveau

Per Alphonse Mucha “l’artista deve essere un visionario e questa sua indole è perfettamente raccontata – attraverso le sale del Museo degli Innocenti a Firenze – nell’allestimento della mostra a lui dedicata con oltre 200 opere cariche di seduzione e bellezza.

Alla mostra si accede attraversando una galleria illuminata da piccole luci che dà il benvenuto al visitatore e lo accompagna idealmente all’inizio di un viaggio che indaga la Belle Époque e la pittura di Alphonse Mucha.

La prima sala è dedicata alle “donne di Mucha” – prima fra tutte Sarah Bernhardt – che incarnavano perfettamente l’idea di bellezza seducente ed elegante che l’artista perseguiva. Le figure femminili nei suoi manifesti teatrali e poi nelle sue pubblicità sono ieratiche e incorniciate da contorni dinamici con toni pastello e delicate sfumature. 

Una della caratteristiche dell’arte di Mucha è la sua disposizione degli elementi – collocati su più piani prospettici – che restituisce una complessità visiva in grado di illudere l’occhio umano con la presenza di una profondità sensuale.

Nel corso della mostra si possono ammirare le illustrazioni, i gioielli e i celebri poster pubblicitari di Mucha fino ad attraversare un corridoio dove – sul pavimento e sulla tenda che lo separa dalle sale successive – sono proiettate opere e motivi ricorrenti della sua pittura in un gioco di illusioni accentuato dalle pareti specchianti. Vi sembrerà così di essere parte del suo universo pittorico. 


Alphonse Mucha, Lance Parfum Rodo, 1896 | © Serena Annese

Alphonse Mucha. La seduzione dell’Art Nouveau” presso il Museo degli Innocenti a Firenze | © Serena Annese

L’esposizione si conclude con la potente eredità artistica lasciata da Alphonse Mucha, che ha influenzato artisti come Galileo Chini, uno dei protagonisti principali dell’Art Nouveau in Italia. 

La mostra “Alphonse Mucha. La seduzione dell’Art Nouveau” – curata da Tomoko Sato con la collaborazione di Francesca Villanti – si rivela un’imperdibile esperienza per gli amanti dell’Art Nouveau (e non solo), testimoniando l’atemporalità della pittura dell’artista ceco; un’arte che trascende le epoche e affascina ancora oggi l’immaginario collettivo. 

Alphonse Mucha ha dimostrato come l’arte possa essere più di un semplice mezzo di espressione, unendo l’estetica alla vita quotidiana.

Avete già visitato la mostra Alphonse Mucha. La seduzione dell’Art Nouveau o lo farete presto? Fatemelo sapere qui nei commenti, oppure sulla mia pagina Instagram!

Informazioni Utili

Indirizzo: P.za della SS. Annunziata 13, 50122 Firenze (FI)
Orari: dal 27 ottobre 2023 al 7 aprile 2024. Tutti i giorni dalle ore 9.30 alle ore 19.00. La biglietteria chiude un’ora prima.
Biglietti: 16€ per il biglietto intero. Per le eventuali riduzioni e gratuità consultare il sito ufficiale.
Sito web: https://www.museodeglinnocenti.it/ 

post a comment