Top
  >  Mostre   >  “Vis-à-vis. Tenerani Spina. Dialogo in immagini”: la mostra a Palazzo Braschi di Roma
tenerani_roma_8
Palazzo Braschi ospita una straordinaria mostra che mette in relazione le sculture di Pietro Tenerani e le fotografie di Luigi Spina, tra ritratti di alcune delle personalità più interessanti e affascinanti della nobiltà romana e internazionale dell’Ottocento. 

Pietro Tenerani è stato uno dei più importanti scultori dell’Ottocento italiano, Luigi Spina è uno dei grandi interpreti della fotografia d’arte contemporanea: due artisti che dialogano simbolicamente in un’interessante mostra allestita presso le sale al primo piano di Palazzo Braschi di Roma che si concluderà il 7 gennaio 2024.

Due artisti e due secoli a confronto

Pietro Tenerani – scultore di Torano, nei pressi Carrara – era un artista in grado di plasmare la pietra con grande maestria. Dopo essersi formato presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara, si trasferì a Roma dove ebbe modo di entrare in contatto con alcune delle personalità più interessanti e affascinanti della nobiltà romana e internazionale dell’Ottocento, che divennero protagoniste delle sue opere.  

Ritratto di Leonilla Bariatinsky, 1853 | © Serena Annese
Mostra “Vis-à-vis. Tenerani-Spina. Dialogo in immagini” presso Palazzo Braschi a Roma | © Serena Annese

La sua abilità nel modellare il marmo e il gesso si configura come il perfetto emblema fra l’eleganza e l’equilibrio tanto ricercati nel periodo neoclassico. Tenerani comunica le emozioni attraverso la pietra restituendo ritratti fortemente caratterizzati, che racchiudono quasi come una fotografia le personalità di nobili e letterati. 

L’altro protagonista della mostra è Luigi Spina, fotografo, storico dell’arte e  archeologo. Ha raccontato attraverso i suoi scatti diverse aree archeologiche, tra cui la meravigliosa Pompei.

La società dell’Ottocento raccontata da Pietro Tenerani e da Luigi Spina

La mostra “Vis-à-vis. Tenerani-Spina. Dialogo in immagini” ospitata da Palazzo Braschi a Roma presenta un appassionante confronto tra i due artisti con 25 ritratti in gesso dello scultore a cui corrisponde un dittico di fotografie per ogni personaggio rappresentato. 

Tenerani e Spina, cronologicamente molto distanti fra loro, condividono una ricerca sulla figura umana che appare evidente nel legame creato nell’allestimento della mostra e che offre una chiave interpretativa e una nuova analisi stilistica sulla scultura di Tenerani. 

Le fotografie di Luigi Spina sono realizzate su pellicola in bianco e nero, stampate artigianalmente e giocano su una raffinata gamma di grigi, facendo emergere attraverso la luce dettagli dei volti in gesso che a volte possono sfuggire all’occhio umano.

Ritratto di Franz duca di Reichstadt e figlio di Napoleone, 1830-1835 | © Serena Annese
Ritratto della contessa Oustinoff, 1848 | © Serena Annese

Palazzo Braschi ospita così un percorso tra scultura e fotografia esponendo i ritratti custoditi nella sezione della gipsoteca Tenerani nei depositi del Museo e che in origine collocati in una galleria progettata da Carlo, figlio dello scultore. 

Si tratta di una collezione che racchiude modelli, studi e bozzetti ed è tra le più grandi raccolte di gessi dell’Ottocento insieme a quelle di Canova a Possagno e quella di Thorvaldsen a Copenaghen.

I ritratti dello scultore toscano esaltano i dettagli caratteristici dei volti di artisti, intellettuali, nobili e religiosi della società romana della metà dell’Ottocento. Sono opere che ben rappresentano la complessa società romana della metà del XIX secolo, tra committenti stranieri, esponenti delle famiglie nobili in abiti classici o moderni, accompagnate da didascalie che ben descrivono le personalità di ognuno. Appare così evidente la componente emotiva di ogni personaggio resa peraltro con un forte impatto tridimensionale.

Ritratto di Giovanni Battista Sartori (fratello per parte di madre di Antonio Canova), 1852 | © Serena Annese
Ritratto di Enrico Lenzoni, 1833 | © Serena Annese

Il percorso espositivo è sia tematico che cronologico, e ha inizio con un autoritratto dello scultore carrarese, seguito da tre busti realizzati nel 1850 di esponenti della società intellettuale e artistica, una serie di ritratti di personaggi della nobiltà romana e internazionale come Franz – duca di Reichstadt e figlio di Napoleone – i busti degli statisti Charles Wentworth e José Gutierrez de Estrada e i gruppi scultorei con Carlotta Lenzoni e Leonilla Bariatinsky. 

Uno spaccato della società dell’epoca che prende di nuovo vita grazie all’indagine fotografica di Spina, che in ogni fotografia ricerca la bellezza e la perfezione dei dettagli.

Avete già visitato la mostra Vis-à-vis. Tenerani Spina. Dialogo in immagini” a Palazzo Braschi di Roma o lo farete presto? Fatemelo sapere qui nei commenti, oppure sulla mia pagina Instagram!

Informazioni Utili

Indirizzo: Piazza di San Pantaleo 10 / Piazza Navona 2, 00186 Roma (RM).
Orari: dal 28 giugno al 7 gennaio 2024 dal martedì alla domenica dalle 10:00 alle 19:00. Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura. Giorni di chiusura lunedì, 25 dicembre e 1 gennaio.
Biglietti: 13€ per il biglietto intero. Per le eventuali riduzioni e gratuità consultare il sito ufficiale.
Sito web: https://www.museodiroma.it/it/mostra-evento/vis-vis-tenerani-spina-dialogo-immagini 
Come arrivare: linee degli autobus: 46, 492, 62, 628, 64, 70, 81 e 87.

post a comment